Acate. Continua al castello dei Principi di Biscari di Acate, il “Viaggio”, di Giorgio Giurdanella
Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 15 dicembre 2014- Amore e morte un binomio che ha da sempre caratterizzato la vita di ogni essere umano e che il giovane autore di Vittoria, Giorgio Giurdanella, ha saputo magistralmente rappresentare aggiungendo e dosando altri indispensabili ingredienti quali, la passione e l’amicizia, dando così vita ad un romanzo autobiografico, “Il viaggio-L’incanto della piccola principessa”, di immenso coinvolgimento emotivo, che non ha nulla da invidiare ai classici del Romanticismo ottocentesco. Il volume, edito dalla casa editrice Albatros, è stato presentato al pubblico acatese sabato sera, nella splendida cornice del settecentesco castello dei Principi di Biscari, ed ha avuto come relatori d’eccezione, lo psicologo Salvatore Stornello, la psicologa Daniela D’Amato e l’avvocato Ilenia Cannizzo, con il coordinamento della giornalista Gianna Bozzali. Un evento accolto con piacere dal primo cittadino di Acate, Francesco Raffo il quale nel suo intervento, nell’elogiare l’opera del giovane autore, ha evidenziato l’importanza attuale della cultura, “oggi non c’è speranza di cambiamento- ha infatti affermato- senza importanti percorsi culturali”. La giornalista Gianna Bozzali nella sua introduzione si è invece soffermata, dopo aver elencato le principali tappe effettuate in varie città d’Italia che hanno fatto conoscere il romanzo ad un pubblico sempre più numeroso ricevendo notevoli consensi di critica, sull’importanza che ha rivestito il lavoro di Giurdanella nei confronti dei giovani. Un elemento emerso dai numerosissimi commenti e contatti che si registrano giornalmente su Facebook. “Grazie a questo romanzo- ha sottolineato la Bozzali- molti giovani che da tempo non leggevano più libri di narrativa, si sono riavvicinati alla lettura”. Per lo psicologo, Salvatore Stornello, lo scrittore, “attraverso il suo romanzo è riuscito a filtrare con eleganza letteraria gli imperscrutabili abissi dell’animo umano”. “Con uno stile nuovo, quasi romantico verista- ha continuato lo psicologo- si è evidenziata la forza dell’amore che è l’unica medicina che cura ogni male”. Quindi Stornello si è soffermato sulla bellezza tecnica del testo, “scorrevole e genuino in quanto l’autore riesce ad incastrare ogni sillaba minuziosamente. Un testo che fa vibrare le corde del cuore”. La particolare bellezza delle descrizioni paesaggistiche ed in modo particolare, i fantastici tramonti di Dublino, illustrati nel romanzo, sono stati evidenziati dall’altra psicologa, Daniela D’Amato. Il romanzo, infatti, narra di un viaggio post laurea, finalizzato al perfezionamento della lingua inglese, effettuato dall’autore in Irlanda. Una vacanza-studio che darà vita ad una meravigliosa storia d’amore tra l’autore e Kara, una ragazza francese che si trova anche lei in Irlanda e con la quale Giorgio condivide lo stesso alloggio. Una ragazza eccezionalmente bella ed al contempo misteriosa, una vera principessa d’altri tempi. Ed inevitabilmente tra i due scocca la scintilla dell’amore, un amore travolgente, passionale, profondo e sincero. “Quello di Giurdanella- ha sottolineato Daniela D’Amato nel suo intervento- è il viaggio di un anima che trova il suo porto sicuro nell’amore, un amore senza se e senza ma. Quell’amore ricercato disperatamente da tutti ma che poi, una volta trovato quasi spaventa, facendo paradossalmente fuggire”. “L’uomo, infatti, ha proseguito la D’Amato, tende a voler possedere tutto ciò che lo attrae, disfacendosene quando si sente soddisfatto. Con la sua storia, invece, Giurdanella dimostra l’esatto contrario. Il suo è un inno all’amore, è la protezione dell’altro dal dolore e dalla sofferenza ed un amore, come quello vissuto dall’autore protagonista, non potrà mai essere dimenticato”. “Il romanzo di Giorgio- ha concluso la psicologa- è un invito a raccontare le proprie storie e quando si riesce a trovare il coraggio di farlo, come in un diario, il buio diventa luce”. Un concetto ripreso, nel suo intervento, anche dall’avvocato Ilenia Cannizzo, la quale, dopo aver illustrato dettagliatamente la “struttura” del libro, ha elogiato il coraggio del giovane autore, nonché suo collega di lavoro, il quale, “è riuscito a mettere a nudo i suoi sentimenti riportandoli sulla carta”. Quei sentimenti frutto e conseguenza di, “un viaggio fiabesco, un viaggio, anche interiore, dove l’autore trova la crescita dell’IO”. Per Giorgio Giurdanella, intanto, è iniziato un nuovo viaggio. Non più quello della verdeggiante Irlanda, che ha cambiato profondamente la sua vita, ma quello legato alla presentazione del suo libro in tantissime altre realtà. “Quello che ho intrapreso da circa un anno- ha precisato l’autore- è un viaggio diverso che mi permetterà di estendere, a quante più persone possibili, il concetto dell’amore. Sono fermamente convinto, per esperienza personale in quanto il mio non è un romanzo inventato ma si tratta della mia storia, che l’amore vero esiste ancora, che bisogna crederci. L’uomo è fatto per amare e l’amore non può portare altro che benessere facendoci vivere meglio”. Il romanzo di Giurdanella, infine, potrebbe diventare, tra non molto, come anticipato dalla giornalista Gianna Bozzali, anche un lavoro teatrale in quanto si starebbe già lavorando ad una sua trasposizione.