26 Novembre 2024

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Milano. Bimba di 16 mesi morta di stenti nella culla della sua abitazione perché abbandonata dalla mamma per 7 giorni.

Milano.22 luglio 2022
Alessia Pifferi, 37 anni, mamma di Diana, una bimba di soli 16 mesi, abbandonata nella casa dove viveva, per 7 giorni, perché doveva andare a trascorrere un periodo di “relax” con il suo compagno, che non è il papà della bambina, a Leffe (BG). Diana, come riferito, di soli 16 mesi, è morta di stenti. Vicino alla cullina della povera bambina, è stato trovato un biberon pieno di latte, come se la vittima della follia omicida della madre, fosse stata in grado di nutrirsi in maniera autonoma. Alessia Pifferi di 37 anni, è stata fermata con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi e si trova in carcere. Il corpo della piccola è stato scoperto all’alba di ieri l’altro, in un appartamento di via Parea, alla periferia Est di Milano. Alessia Pifferi, che non risulta essere mai stata seguita dai servizi sociali o da psicologi, ha lasciato da sola la figlia nel lettino per sette giorni per raggiungere il compagno.
Accanto al lettino della bambina, oltre al biberon, c’era una boccetta vuota a metà di un potente ansiolitico.
Stando alle prime indagini della squadra mobile e del PM Francesco De Tommasi, la donna, nei 7 giorni in cui ha lasciato la figlia, nata da un precedente relazione, sarebbe passata da Milano per accompagnare il nuovo compagno che doveva sbrigare commissioni di lavoro. In questa breve tappa nel capoluogo lombardo non sarebbe passata per verificare le condizioni della figlia. Per fare luce sulle cause del decesso, il magistrato ha disposto l’autopsia. Da indiscrezioni si apprende che la donna ha dichiarato:
“Ero consapevole che potesse morire”

“Un atteggiamento freddo, anzi “gelido”. Non ha mai pianto”.
Questo ha riferito il PM Francesco De Tommasi che ha interrogato Alessia Pifferi.
“Ha parlato della figlia quasi come fosse un peso di cui liberarsi. Subito dopo si è chiusa in un silenzio composto da paura e preoccupazione, quasi come a volere ammettere una sorta di volontà intermittente di non voler essere più madre”.
Il fermo della donna sarà convalidato dal Gip dopo l’interrogatorio.

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