27 Novembre 2024

ITALREPORT

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Acate. “Debiti si…debiti no”. Disputa tra il sindaco Di Natale ed il candidato Fidone.

Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 4 maggio 2023.-Botta e risposta tra il candidato a sindaco avvocato Gianfranco Fidone ed il sindaco uscente, dottor Giovanni di Natale ricandidatosi anche lui per le amministrative di fine maggio. Oggetto della discordia i presunti debiti di bilancio lasciati dall’amministrazione uscente.”Pur non capendo nulla di Bilancio Comunale- si legge in un documento a firma del sindaco Di Natale in risposta alle accuse mossegli da Fidone-  esce sui social “un’operazione verità.” Come ho detto nel comizio, il Comune ha dovuto accedere ad Anticipazioni di Liquidità per pagare i debiti del 2015, 2016, 2017 e 2018, per un totale di quasi 6 milioni di euro.Voglio chiarire che le Anticipazioni di Liquidità non sono nuovi debiti ma delle agevolazioni che lo Stato concede ai Comuni per ripianare debiti pregressi. Per quanto riguarda la relazione dei Revisori dei Conti cui si fa riferimento nel post, il novello candidato non capisce che il Disavanzo non è un debito. Esso è frutto degli accantonamenti ai fondi obbligatori previsti per legge dalla nuova Contabilità Finanziaria Potenziata (in vigore dal 2015) e non può e non deve essere considerato un debito. L’aumento del debito medio per cittadino è dovuto proprio all’utilizzo delle Anticipazioni di Liquidità cui abbiamo dovuto accedere per pagare i debiti dal 2015 al 2018”. Pertanto il sindaco Di Natale conclude la sua nota preannunciando la concessione di un contributo regionale di ben ventimila euro da utilizzare per l’organizzazione delle manifestazioni dell’Estate Acatese e del Settembre a Biscari. A tali dichiarazioni sono arrivate, a stretto giro di posta, ulteriori “verità sul bilancio” da parte dell’avvocato Fidone. “Leggiamo, con sommo stupore- dichiara Fidone in una ulteriore nota- il documento scritto “sotto dettatura” del sindaco buono, fortemente offensivo, come ormai è nel suo stile. Il nostro, in realtà, non era un attacco a nessuno e tantomeno a lui, ma molto semplicemente una “operazione verità” rispetto a chi ha sostenuto che il Comune di Acate non ha debiti e che addirittura ha un bilancio in attivo. Purtroppo per lui, però, noi studiamo e abbiamo tutte le competenze per svelare le sue bugie. E allora, passiamo ancora una volta ad una spiegazione che deve rendere chiaro a tutti gli Acatesi come la situazione finanziaria dell’ente sia tutt’altro che florida ed anzi sia molto preoccupante. Il disavanzo non è un debito! Voilà! Il disavanzo è frutto degli accantonamenti obbligatori previsti dalla nuova contabilità finanziaria potenziata. Siamo alle comiche: si sconfessa il parere di un organo terzo quale è il Revisore dei Conti e si da a colpa dei disavanzi a norme di contabilità che esistono già dal 2015, che si applicano in tutti i comuni della Sicilia e dell’Italia e che servono a scongiurare spese prive di una reale copertura finanziaria e nuovi dissesti. Ma addirittura, il sindaco buono è in grado di smentire anche la Corte Costituzionale (oltre che le Corti dei Conti di tutta Italia) che di recente, con la sentenza n. 4/2020, ha confermato che “Le anticipazioni di liquidità costituiscono una forma straordinaria di indebitamento a lungo termine…”. Non saremo (secondo te) esperti di finanza pubblica (e non è così), ma ci è chiarissima sia la lingua italiana che la condizione del bilancio del Comune di Acate: nella lingua italiana il disavanzo è l’eccedenza delle spese rispetto alle entrate. Il Bilancio del Comune, alla fine di ogni anno, può presentare solo due risultati: o un Avanzo o un Disavanzo. Volete conoscere i risultati reali del nostro comune negli ultimi anni? Eccoli:

Anno 2018 = Avanzo (+ 14.664,34)

Anno 2019 = DISAVANZO (-7.485.591,53)

Anno 2020 = DISAVANZO (-8.899.862,39)

Anno 2021 = DISAVANZO (-10.286.724,87)

(fonte: banca dati delle pubbliche amministrazioni che raccoglie i dati ufficiali dei bilanci approvati dai Consigli Comunali e trasmessi al Ministero dell’Economia e Finanze – banca dati pubblica accessibile da tutti i cittadini. Anticipazione di cassa per 1 milione e mezzo di euro? Vero o no? Vero o no che l’ente pagherà 58.165,25 euro in 28 rate annuali e, dunque, sino al 2049? Questi non sarebbero debiti, che andranno saldati con tassi di interesse esorbitanti?

Nel 2021: meno – 1 milione e 700mila euro rispetto al 2020? Vero o no?

Il debito medio per cittadino è passato da 333 euro del 2019 a 654 euro nel 2021? Vero o no?

Vero o no che la procedura di dissesto serve ad estinguere i debiti precedenti alla dichiarazione? E allora perché una nuova anticipazione di cassa? Perché i residui attivi aumentano? Il comune è solo incapace a riscuotere i propri crediti o dobbiamo dubitare che le entrate iscritte in bilancio non siano tutte certe? Perché il fondo crediti di dubbia esigibilità è continuamente aumentato dal 2018 ad oggi? Ci stiamo dirigendo verso un nuovo dissesto?

Ci spiace notare come Di Natale sia ben abituato a lavorare nel silenzio più totale, senza che nessuno rilevi pecche dell’attività amministrativa.

La nostra paura è quella di andare a governare e scoprire debiti creati dall’amministrazione precedente…questo va scongiurato per noi e per le generazioni future…Acate ha già pagato abbastanza.

Una cosa, però, caro Sindaco, dal suo documento l’abbiamo imparata: il disavanzo non è un debito! No, è un regalo… Di Natale”.

Infine l’avvocato Fidone ha invitato il sindaco Di Natale ad un confronto pubblico a due, sulla situazione debitoria e contabile del Comune di Acate.

 

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