Siracusa. Il manager Caltagirone incontra il personale sanitario aggredito al PS dell’ospedale di Augusta e pone le basi per nuove azioni nei PS. “Ci costituiremo parte civile in ogni atto di aggressione”
Siracusa – Il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone si è recato al Pronto soccorso dell’ospedale Muscatello di Augusta, come annunciato, per rappresentare la sua vicinanza e quella dell’Amministrazione che rappresenta al personale sanitario che la scorsa settimana è stato aggredito fisicamente da un paziente.
Accompagnato dal direttore sanitario aziendale Salvatore Madonia e dal direttore medico di presidio Antonio La Ferla, il manager si è soffermato con i due operatori sanitari aggrediti, con il responsabile del Pronto Soccorso Danilo Umana e con il personale medico, infermieristico e socio sanitario in servizio, ha espresso la personale solidarietà e quella dell’Azienda all’infermiere e all’operatore aggrediti e manifestato dispiacere e rammarico per quanto sempre più spesso accade, purtroppo, nei Pronto soccorso, come la cronaca continua a raccontare, creando paura e timore a quanti dedicano il proprio impegno notte e giorno, senza risparmio di fatiche, a prestare cure e assistenza a chi ne ha bisogno.
Il commissario straordinario si è quindi soffermato con il responsabile del Pronto Soccorso Danilo Umana, presente anche il direttore del Distretto Sanitario di Augusta Lorenzo Spina, ha visitato gli ambienti del Pronto soccorso e, assieme al direttore sanitario, ha prospettato eventuali misure che potrebbero essere messe in atto in tutti i Pronto soccorso degli ospedali della provincia di Siracusa, ulteriori rispetto a quelle già esistenti. Ciò al fine di tutelare nel migliore dei modi l’attività degli operatori sotto il profilo della sicurezza personale, riorganizzando il servizio di vigilanza, e rendere l’accoglienza ancora più a misura delle aspettative e delle esigenze tanto dei pazienti che afferiscono ai Pronto soccorso quanto dei familiari che rimangono all’esterno in attesa, ai quali sarà reso disponibile, mediante un sistema informatizzato nel rispetto della privacy, il percorso assistenziale del congiunto all’interno del P.S.
“Nell’ascoltare i dettagli dell’aggressione – commenta Caltagirone – ho espresso al personale tutto il mio dispiacere per quanto è accaduto e mi sono complimentato con loro per l’autocontrollo che hanno saputo mantenere durante l’aggressione. Ogni tipo di violenza, sia fisica che verbale, va fermamente condannata e, per questo, ci costituiremo parte civile in ogni atto di aggressione, affinché il personale sia esentato da questo tipo di azione che rimane in carico all’Amministrazione a tutela di una sovraesposizione del personale sanitario”.