Siracusa. Assistenza domiciliare ai disabili gravissimi, l’Asp chiede feedback ai caregiver. Caltagirone: “E’ fondamentale per apportare eventuali correttivi nell’ottica della collaborazione e del confronto continuo per servizi adeguati ai bisogni del territorio”
Siracusa – A due mesi dall’avvio del nuovo sistema in regime di libera concorrenza tra le cooperative accreditate erogatrici del servizio di Assistenza domiciliare integrata nel comprensorio dell’Asp di Siracusa come previsto dall’Assessorato regionale della Salute, il commissario straordinario Alessandro Caltagirone ha chiesto al direttore del Dipartimento ADISS Anselmo Madeddu di valutare, in forma diretta attraverso i dirigenti delle professioni sanitarie dell’Azienda, il grado di soddisfazione delle famiglie e dei caregiver dei pazienti destinatari dell’assistenza erogata con personale integrato sia delle cooperative che aziendale appositamente assunto.
“Conoscere la qualità del servizio erogato e il suo gradimento dalla viva voce dei familiari – sottolinea il commissario straordinario Caltagirone – è fondamentale per testare quanto introdotto e potere apportare eventuali correttivi nell’ottica del miglioramento continuo della qualità dell’assistenza domiciliare erogata. Al servizio, come è noto, nella prima fase di sperimentazione delle nuove modalità di erogazione in regime di libera scelta degli utenti tra le cinque cooperative accreditate dall’Assessorato regionale della Salute e da noi contrattualizzate, abbiamo destinato ben 42 infermieri, assunti ad hoc. Ciò affinché l’Azienda, con proprio personale formato, intervenisse per supportare le cooperative nelle more dell’acquisizione da parte loro del numero di operatori sanitari congruo per le esigenze. Superata questa prima fase, ai 42 infermieri dedicati, abbiamo chiesto l’eventuale disponibilità a prestare servizio oltre che nell’assistenza domiciliare integrata, per cui hanno fidelizzato con i nuclei familiari, anche in altri servizi sanitari, nelle Carceri e nelle Centrali operative Territoriali di recente attivazione, senza far venire meno la disponibilità per l’ADI laddove necessaria, al fine di integrare ulteriormente il personale assunto per gli altri specifici servizi. E alcuni di loro si sono resi disponibili. Il nostro obiettivo – conclude Caltagirone – è potere rispondere adeguatamente ai bisogni espressi dalla collettività. Per tale ragione è per me indispensabile conoscere il grado di soddisfazione degli utenti per potere apportare correttivi secondo le reali esigenze. Eventuali chiarimenti è opportuno che mi vengano richiesti direttamente e non attraverso i social che, se senza confronto con la fonte, possono creare disinformazione e malcontento immotivato. Ai cittadini chiedo fiducia e confronto costruttivo continuo nell’ottica della collaborazione costante da parte del territorio che ha il diritto/dovere di partecipare assieme a noi in tutti i processi migliorativi dell’organizzazione aziendale. Infine, metterò a confronto quanto mi perverrà dai caregiver con quanto già ricevuto dagli operatori sanitari impegnati sul campo per il miglior equilibrio tra assistenza sanitaria e benessere dei lavoratori”.