“L’aggressione ai medici di Catania è purtroppo l’ennesimo caso di violenza intollerabile e inaccettabile, che ormai purtroppo sta diventando una triste quotidianità. Sono episodi che vanno assolutamente perseguiti in modo forte e deciso. E proprio per dare una risposta immediata a tutela di medici, infermieri e di tutti gli operatori sanitari e sociosanitari, abbiamo messo in campo provvedimenti concreti, come l’approvazione del decreto legge sulle aggressioni, entrato in vigore il 1 ottobre del 2024, che prevede l’arresto in flagranza di reato (da 1 a 5 anni) anche differita, cioè entro le 48 ore dai fatti, nel caso in cui ci siano filmati o altre prove, superando così la mancata flagranza di reato e che prevede inoltre multe fino a 10 mila euro. È evidente che tali provvedimenti daranno i loro effetti nei tempi normali dei provvedimenti legislativi perché non abbiamo la bacchetta magica, magari la avessimo! Ma, torno a ripetere, che dobbiamo smetterla di parlare di sanità solo per fare politica, perché se noi continuiamo a dire, come fa il Pd, che la sanità fa schifo, legittimiamo in qualche modo chi aggredisce i medici e continuiamo a creare un terreno fertile proprio per queste persone. Perché questo 10 mesi fa non succedeva? Perché non c’era questa brutta abitudine di parlare della sanità italiana come la peggiore mai vista al mondo, ma non è così! Il nostro Sistema sanitario nazionale eroga 2 milioni di prestazione al giorno ed è un un fiore all’occhiello del nostro Paese, però fa certamente più notizia il caso di cronaca nera che le centinaia di migliaia di vite salvate e curate dai nostri specialisti. Perché il cittadino, specialmente laddove poco incline ad approfondire i temi e gli argomenti, è più attento ai segnali che gli arrivano dai mass media o da una certa sinistra, che fanno passare il concetto che questo governo sia colpevole per qualsiasi cosa accada negli ospedali. La salute e la Sanità non possono essere usate come argomento di campagna elettorale, come sempre più spesso fa il Pd, che si è presentato persino con le telecamere davanti gli ospedali, che dovrebbero essere invece luoghi di silenzio e rispetto. Tutto questo rischia solo di compromettere il rapporto di fiducia tra Ssn, i professionisti che ci lavorano con tutti i sacrifici che conosciamo e il cittadino che ha bisogno di cure”.
Lo ha detto il senatore di Fratelli d’Italia, Francesco Zaffini, presidente della commissione Sanità e Lavoro di Palazzo Madama.