Ragusa – È stata una serata ricca di emozioni quella vissuta dai protagonisti di una delle pagine più gloriose della pallacanestro ragusana. I ragazzi della Virtus Ragusa che nel lontano 1982 raggiunsero l’impresa di qualificarsi alle finali nazionali Under 19 a Pesaro si sono riuniti per una rimpatriata indimenticabile.

Un’occasione per ripercorrere le gesta di una squadra che ha fatto sognare un’intera città e che, ancora oggi, rappresenta un punto di riferimento per il basket ragusano. Allenata da Emanuele Sgarlata e Turi D’Asta, la Virtus si presentò a Pesaro con un roster di tutto rispetto: Peppe Cassì (oggi sindaco di Ragusa), Vittorio Ciamponi, Vincenzo Ignaccolo, Giovanni Spataro, Gianni Malandrino, Elio Sbezzi, Marcello Dimartino, Claudio Alessandrello, Gianni Licitra e De Profetis.

A mancare all’appello, per motivi personali, sono stati Bartolo Mormina e Giuseppe Giglio. Nonostante le assenze, l’atmosfera è stata quella di un tempo, tra aneddoti, risate e ricordi indelebili.

Un settimo posto finale che, a distanza di tanti anni, continua a essere considerato un successo straordinario. Una squadra che ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei tifosi ragusani e che, con questa rimpatriata, ha dimostrato che l’amicizia e la passione per lo sport possono durare nel tempo.

Di Redazione

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