“Per le case di comunità, siamo ancora all’anno zero”. Interrogazione urgente del capogruppo della Lega in consiglio regionale, Giacomo Conserva, per richiamare l’attenzione della giunta regionale sui ritardi nell’attivazione delle Case di Comunità in Puglia con conseguente rischio di perdita dei fondi Pnrr.
“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) ha stanziato per la Puglia risorse pari a 650 milioni di euro, destinati al potenziamento del sistema sanitario regionale con case di comunità, ospedali di comunità e centri operativi territoriali”, è l’analisi del capogruppo.
“Per la realizzazione delle Case di Comunità, sono stati destinati alla Regione Puglia 177 milioni di euro, ma ad oggi nessuna Casa di Comunità risulta attiva”, osserva il consigliere. Tale dato stride anche alla luce della bozza di riforma del modello organizzativo della medicina di base, che prevede che i medici di medicina generale possano essere impiegati nelle Case di Comunità con un rapporto di dipendenza diretta con il Servizio Sanitario Nazionale.
“Si prevede che i medici di base garantiscano 38 ore settimanali – dice Conserva – di cui una parte destinata alla sanità territoriale e una parte all’attività presso il proprio studio, con l’obiettivo di migliorare l’accesso alle cure e ridurre il carico sui pronto soccorso”.
“Nel frattempo il fenomeno della mobilità passiva continua a pesare sulle casse della Regione, – argomenta – con una spesa che supera i 20 milioni di euro annui per la riabilitazione fuori regione e nelle cliniche private accreditate con il paradosso che nelle strutture pubbliche ci sono posti liberi e non occupati”.
“La sanità pugliese in questo momento è nel caos, chiedo spiegazioni alla giunta regionale”, conclude Conserva.