La drammatica crisi della produzione industriale italiana, confermata dai dati Istat, impone un’azione immediata e concreta da parte del Governo e del Parlamento per evitare un ulteriore tracollo dell’economia nazionale. Dal cuore della Sicilia, una delle regioni più colpite dal crollo dei consumi e dalla crisi produttiva, il Prof. Francesco Tanasi, Segretario Nazionale del Codacons, lancia un appello alle istituzioni affinché intervengano con misure urgenti per salvare l’industria e il potere d’acquisto delle famiglie.
“Dalla Sicilia arriva un grido d’allarme che non può restare inascoltato: aziende in difficoltà, chiusure sempre più frequenti, migliaia di lavoratori a rischio e famiglie che non riescono più a sostenere le spese quotidiane – dichiara il Prof. Tanasi – La crisi della produzione industriale non è un dato astratto, ma una realtà che incide direttamente sulla vita delle persone e sul tessuto economico del Paese. Se il Governo non interverrà subito, il 2024 sarà ricordato come l’anno della recessione e del collasso economico, e il 2025 quello della mancata ripresa”.
Per questo, il Codacons ha avviato un’iniziativa ufficiale, chiedendo a Governo e Parlamento l’adozione di un pacchetto di interventi urgenti, tra cui:
Taglio dell’IVA sui beni di prima necessità, per alleggerire la spesa delle famiglie e stimolare i consumi.
Blocco dei rincari sulle bollette energetiche, con misure concrete per ridurre i costi per imprese e cittadini.
Sostegni immediati alle imprese in crisi, per evitare chiusure e licenziamenti.
Un piano straordinario per la riduzione dei prezzi al dettaglio, attraverso strumenti di regolamentazione del mercato.
“Non bastano più promesse o interventi marginali: servono misure strutturali e immediate per fermare il tracollo economico – conclude il Prof. Tanasi – Il Codacons è pronto a mobilitarsi su tutto il territorio nazionale per difendere i diritti di imprese, lavoratori e famiglie. Il Governo deve affrontare con urgenza questa emergenza e avviare un confronto immediato sulle soluzioni da adottare”.
Nei prossimi giorni l’associazione presenterà ufficialmente le proprie proposte alle istituzioni per sollecitare interventi concreti a sostegno dell’economia.