“Il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, ha annunciato il Piano per le iniziative culturali e turistiche, con la novità di un’arena per spettacoli in piazza San Giovanni. Ma quali sarebbero i “consolidati eventi con valenza turistica” a cui si fa riferimento? Ad oggi, l’unico evento di rilievo che può rientrare in questa definizione è la manifestazione A Tutto Volume, nata nel 2010”. E’ quanto rileva la consigliera comunale Rossana Caruso. Che aggiunge: “E poi, perché solo piazza San Giovanni? Il centro storico soffre da anni e, in estate, si svuota ancora di più. Perché non coinvolgere anche piazza Libertà, via Roma, Villa Margherita, piazza Cappuccini e la rotonda di via Roma? Un vero piano di sviluppo turistico e culturale dovrebbe valorizzare più aree della città, non limitarsi a un’unica piazza”. “Sul fronte dei contributi straordinari – continua Caruso – l’amministrazione ha destinato 98.000 euro. Ho letto la determina, ho verificato i requisiti necessari per partecipare e chi può beneficiarne (attività teatrali, musicali, cinema, danza e iniziative culturali e artistiche; feste religiose esterne delle parrocchie; feste religiose esterne nelle frazioni comunali). Ho anche appreso i criteri di attribuzione del punteggio, ma alcuni aspetti sollevano dubbi sulla trasparenza e sulla discrezionalità del processo di valutazione. Alcune voci, infatti, prevedono un punteggio che arriva fino a 12 punti, il che potrebbe lasciare ampio margine di interpretazione alla commissione interna, aumentando il rischio di valutazioni soggettive. Per garantire equità e un processo di selezione obiettivo, sarebbe opportuno che l’amministrazione rendesse pubblici i criteri dettagliati con cui saranno assegnati i punteggi, in modo da evitare discrezionalità e garantire la massima trasparenza nell’assegnazione dei contributi”.
“Questo piano – conclude la consigliera Caruso – è tutto fuorché una reale strategia di rilancio. Dopo sette anni di amministrazione, ci saremmo aspettati una programmazione culturale all’altezza di una città come Ragusa, in linea con realtà simili. Invece, mancano relazioni puntuali sull’operato degli esperti e delle deleghe trattenute dal sindaco. E, soprattutto, manca una visione. L’estate è alle porte e ancora una volta Ragusa si trova impreparata. Inoltre, si chiede chiarezza sulla promozione estera della città: dove e quando è stata fatta? Quali sono stati i costi? Quali i ritorni economici e di presenze previste? Questa informazione non è solo un diritto dei consiglieri, ma una necessità per tutti gli operatori economici che investono ogni giorno nel settore. I cittadini meritano risposte, non proclami né post sui social sensazionalistici. Dopo sette anni, l’amministrazione deve dimostrare di avere una strategia turistica e culturale vera per il futuro di Ragusa. Ma ce l’ha?”.