Redazione Due, Acate (Rg) 9 marzo 2025.- “Il resoconto dell’ultima seduta consiliare, ben illustrato dal gruppo di opposizione, è l’ennesima conferma di una realtà politica sconcertante: Acate è ferma, paralizzata dall’incapacità amministrativa e soffocata da chi la usa come passerella personale. L’attuale amministrazione ha fatto della parola “inerzia” la propria bandiera. Non ha idee, non ha visione, non ha risultati. Eppure, continua a recitare lo stesso copione stanco: dare la colpa al passato per coprire il nulla del presente. Il parere critico e preoccupante dei revisori dei conti sul bilancio non è un’opinione, è un fatto. Ma guai a chi osa farlo notare: subito parte la bagarre, preparata a tavolino per soffocare il dibattito. E poi questa storia assurda sul dissesto: davvero qualcuno ha il coraggio di dire che Acate non doveva uscire dal dissesto? Adesso siete anche esperti di diritto contabile? O forse vi serviva un alibi per continuare a non fare nulla? La verità è che avete avuto risorse e opportunità per cambiare il volto di questa città, per avviare cantieri, per migliorare i servizi. Non lo avete fatto. E non perché mancavano i soldi o i progetti, ma perché mancava la volontà, la competenza, il coraggio. Avete perso tempo. Avete perso occasioni. Avete perso credibilità. Ma quando si tratta di aumentare le vostre indennità, lì sì che lavorate h24! Quando si tratta di farsi fotografare con il politico di turno, siete sempre in prima fila. Peccato che le foto non portino sviluppo, né benessere ai cittadini. Ora che la testa e gli interessi vi portano altrove, cosa rimarrà di Acate? Il vuoto amministrativo, le promesse non mantenute e un paese sempre più lasciato a se stesso. Ma ricordate: i cittadini vedono, giudicano e prima o poi presenteranno il conto”.