La Puglia sta affrontando il problema della carenza di acqua in modo sistemico. Questo in sintesi il senso dell’intervento dell’assessore Donato Pentassuglia.
Elemento fondamentale è la collaborazione tra i vari soggetti che intervengono nei vari sistemi di gestione dell’acqua: Aqp, Arif, Consorzi; Acque del Sud, Autorità idrica pugliese. E in tal senso interviene la delibera di giunta di ieri, un protocollo di intesa tra Regione, Agenzia per le Attività Irrigue e Forestali e il Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia a supporto delle attività di progettazione e realizzazione di opere o di interventi manutentivi.
“La Puglia, gestendo questa emergenza, – ha aggiunto Pentassuglia – tiene presente i vari aspetti sui quli incide la question acqua, perché siamo una regione ad alta ricettività turistica, una regione inclusiva. Per questo, con un grande lavoro di coordinamento di Acquedotto e non solo… si sta collaborando per creare le condizioni perché la gestione puntuale, corretta, parsimoniosa della risorsa non passi sotto tono o non venga sottovalutata da alcuno. Il tema è serio e non possiamo dare l’impressione di vivere alla giornata, sapendo che dobbiamo programmare una stagione estiva in termini turistico-ricettivi oltre che agricolo”.
“Il tema di una condivisione tra Acquedotto Pugliese, consorzi di bonifica, ARIF, Acque del Sud e il coordinamento del distretto meridionale rispetto al tema acqua è molto più complesso di come lo abbiamo rappresentato. E’ evidente che serva una puntuale rivisitazione, ma anche un approfondimento per avvicinarsi al tema in maniera circostanziata, puntuale e di merito”, ha aggiunto Pentassuglia.
Pentassuglia è tornato sul tema dei depuratori per il riuso delle acque: “È una partita che si sta svolgendo, che impatta rispetto alla gestione del territorio. Sul riuso dell’acqua è stato necessario richiamare i Comuni nei quali insistono i depuratori. Aqp ha messo a disposizione gli impanti e metterà entro giugno ulteriori impianti, ma questi devono essere gestiti dai Comuni territorialmente competenti. Da Foggia a Lecce, c’è chi è più sollecito, meno sollecito, deve approfondire, perché il riuso è in capo al Comune, che deve decidere se darlo a cooperative di agricoltori, se darlo ai consorzi di bonifica, se farlo fare ad ARIF o ad altra gestione”. E ancora l’assessore ha stigmatizzato il mancato utilizzo delle acque purificate che potrebbero essere utilizzate e che invece non vengono prelevate.
Rispondendo alla sollecitazione arrivata dal consigliere Paolo Pagliaro circa la possibile commistione di attività paventata con il protocollo d’intesa tra Arif e Consorzio di Bonifica Centro sud, Pentassuglia ha chiarito che “la convenzione di ieri mira a utilizzare meglio le risorse pubbliche con le quali abbiamo comprato i mezzi di ARIF, che potranno essere utilizzati da quelli del Consorzio, e viceversa”.
Riguardo al passaggio degli acquedotti rurali ad Aqp, come stabilito dall’ultima legge di bilancio, Pentassuglia ha chiarito che Acquedotto Pugliese ha le competenze e il know-how per fare reti di distribuzione e attività ma il trasferimento non si fa come per una penna che si sposta da una scrivania all’altra, vanno fatti degli atti per prendere in gestione e in carico quelle reti. Ci sono attività che devono essere fatte, perché noi abbiamo preso delle risorse per rifunzionalizzare le reti. E serve recuperare gli atti dello sbilanciamento pari a 8 milioni. Fino a quando gli atti non vengono trasferiti ufficialmente la gestione, sarà governata dal Commissario, quindi dal Consorzio di bonifica. Per me l’importante è continuare a dare attività alle aziende agricole”.
“Io penso che il lavoro che abbiamo fatto negli ultimi tre anni insieme darà i suoi frutti e potrà mettere in campo una dinamica completamente diversa, dove ognuno giocherà la sua parte senza continuare a parlare di quanto è alle spalle ma guardando avanti”, ha concluso.