Con un voto unanime in sede referente, la VI Commissione della presidente Lucia Parchitelli ha approvato il disegno di legge che contiene norme in materia di politiche giovanili.

La presidente Parchitelli ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa legislativa con la quale la Regione Puglia nell’ambito delle sue competenze e nel rispetto delle Raccomandazioni Europee, e della normativa nazionale vigente in materia, intende dotarsi di una Legge Regionale in materia di Politiche Giovanili.

“Questa Commissione – ha continuato Parchitelli – rivolge per sua natura e competenze l’attenzione alla protezione della maternità, dell’infanzia, della gioventù favorendo gli istituti necessari a tale scopo, un motivo per cui molte delle nostra iniziative vengono licenziate con il consenso unanime”.

L’assessore Alessandro Delli Noci ha illustrato il ddl. “Le politiche giovanili regionali – ha detto -si caratterizzano per essere rivolte ai ragazzi e alle ragazze che si trovano a vivere la fase di transizione dall’adolescenza alla vita adulta e ne promuovono l’autonomia e l’indipendenza attraverso il sostegno a progetti anche innovativi che abbiano ricadute positive sui territori, la realizzazione di spazi di aggregazione e servizi di accompagnamento, e la promozione di ogni forma di impegno civile”.

Le politiche giovanili pugliesi, lo ricordiamo, sono state oggetto, nel corso del tempo, di programmazioni triennali (attualmente è in corso di realizzazione il Programma Regionale 2022/2025 “Puglia ti vorrei – Giovani Protagonisti” approvato con deliberazione di Giunta Regionale n. 245 del 28/02/2022) che hanno definito specifiche misure di intervento rivolte principalmente all’attivazione giovanile, e funzionali a garantire ai giovani pugliesi il supporto e l’accompagnamento a percorsi di crescita personale e professionale e a promuoverne la partecipazione attiva in tutti i contesti della vita sociale, culturale ed economica della regione.

Negli ultimi 20 anni, tali programmazioni triennali hanno avviato e sostenuto la sperimentazione di pratiche innovative nell’ambito del supporto all’attivazione e all’imprenditorialità giovanile (“Principi Attivi”, “PIN – Pugliesi Innovativi”, “Laboratori dal basso”, “Percorsi d’impresa”), alla nascita e allo sviluppo di spazi pubblici per i giovani (“Laboratori dal basso”, “Laboratori urbani in rete”, “Mettici le mani”, “Luoghi Comuni”, “Galattica”), dell’impegno civile (“Servizio Civile Universale”, “Servizio Civile Regionale”) che hanno ottenuto buoni risultati in termini di impatto, guadagnando anche riconoscimenti a livello nazionale ed europeo.

“La condizione giovanile della Regione Puglia, pur evidenziando elementi di miglioramento, soprattutto in relazione alle altre regioni del Mezzogiorno d’Italia, evidenzia la necessità di azioni ancora più incisive, in particolare volte a contrastare i fenomeni di inattività giovanile” – ha detto l’assessore Delli Noci.

Pertanto, occorre, oggi più che mai, dotarsi di una legge regionale che possa, in forza della competenza concorrente della Regione, definire la cornice entro la quale promuovere interventi, misure e progettualità che per intrinseca natura delle politiche giovanili hanno la peculiarità della sperimentazione e dell’innovazione. A tale scopo appare necessario proporre un SDL che, per un verso possa stabilizzare e istituzionalizzare alcune delle più efficaci esperienze sperimentate in questi anni, e, per l’altro, sia in grado di promuovere la partecipazione giovanile e definire nuovi strumenti che semplifichino l’accesso dei giovani a progettualità ed interventi a loro diretti.

La Regione Puglia con questa legge, riconosce la figura dello youth worker come punto di riferimento per le giovani generazioni che opera da volontario o da professionista, individualmente o presso organizzazioni, attraverso percorsi di facilitazione dell’apprendimento e di sviluppo personale e sociale dei giovani, in ambiente scolastico, extrascolastico, accademico e civile per accrescere l’autonomia e l’inclusione dei giovani nella società e rafforzare le organizzazioni giovanili.

Ancora, promuove e valorizza il ruolo degli youth worker nelle le organizzazioni pubbliche e private operanti in materia di politiche giovanili, al fine di garantire la relazione di prossimità con i giovani e di incrementare il grado di efficacia degli interventi.

La Regione esercita anche le funzioni di programmazione, indirizzo e vigilanza in materia di servizio civile regionale ed assume un ruolo centrale nella organizzazione ed attuazione del Servizio Civile Regionale.

Possono essere accreditati al Servizio Civile Regionale e presentare progetti unicamente gli Enti pubblici e privati che operano senza scopo di lucro, abbiano una effettiva capacità organizzativa e la possibilità d’impiego dei volontari in rapporto al SCR, sempre che vi sia una corrispondenza tra i loro fini istituzionali e le finalità della misura.

 

Di Redazione

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