A che gioco giochiamo
VITTORIA – Solitamente quando una famiglia avvia un percorso nuovo di cambiamento delle abitudini della propria vita, o semplicemente lo modifica rispetto al passato, questo determina inevitabilmente l’inizio di una discussione che nel 99% dei casi si conclude con una soluzione mediata tra i componenti della stessa famiglia. Se la stessa cosa accade in una città di circa 70.000 abitanti, appare quantomeno naturale che si accenda una disputa, in alcuni casi con toni di civile convivenza, in altri con toni più aspri e più o meno polemici, ma che alla fine dovrebbero trovare un punto di arrivo che possa essere condiviso da tutti, o almeno dalla maggioranza dei cittadini interessati. A Vittoria, per quanto riguarda l’avvio della differenziata, quindi quel nuovo percorso di cambiamento peraltro tanto auspicato, purtroppo, chi “guida” la macchina amministrativa, ha deciso di non ascoltare nessuno, ma proprio nessuno, per intenderci ci riferiamo anche a tecnici altamente qualificati, procedendo per una strada che sembra non avere sbocco.
E’ notizia dei giorni scorsi, esattamente del 27 aprile u.s. di una lettera inviata al sindaco, al nucleo carabinieri antisofisticazioni e sanità di Catania e Ragusa, al comando carabinieri nucleo ecologico di Catania (pubblicata integralmente di seguito) del colonnello dei carabinieri Vito Andrea Iannizzotto, cittadino insigne della nostra città, che bacchetta il primo cittadino e invita i militari dell’arma dei reparti speciali succitati, a intervenire per verificare l’esistenza di eventuali violazioni. Inoltre, l’alto ufficiale, che nonostante viva a Roma è molto legato alla città ed è proprietario di un immobile, allega alla lettera, una nota con il pensiero di tantissimi vittoriesi, di cui riportiamo solo alcuni punti per non rendere chilometrico questo servizio giornalistico.
<Gli amministratori pretendono di attivare dalla sera alla mattina un servizio così complesso e importante, semplicemente premendo un bottone e senza tenere conto della complessità territoriale della città; della fluttuazione giornaliera di migliaia di persone, dal centro verso le campagne; della totale disinformazione a persone residenti altrove ma con alloggio nel territorio, per cui pagano le tasse; dell’applicazione di codici a barre, che oltre ad essere superati da decenni, violano la privacy; della totale assenza nel territorio di contenitori dove buttare le deiezioni canine, costringendo i proprietari di animali domestici a trasportarle a casa ed inserirle in apposito contenitore e infine, persino dei contenitori distribuiti ai cittadini, che sono stati “spacciati” come regalo da parte dell’Amministrazione. Su questo argomento, ci chiediamo: ma li paga forse il Signor Sindaco dal suo stipendio?>
Sin qui una breve riflessione su quanto sta accadendo e sulle reazioni da parte di chi vota ed elegge i propri amministratori, peraltro totalmente ignorate. Ma adesso è opportuno porre un quesito agli amministratori: a che gioco giochiamo?
In contrada Pozzo Bollente, a ridosso della discarica, è stata creata una nuova discarica composta da diverse tonnellate di sacchetti contenenti spazzatura differenziata, in particolare plastica. Una scelta questa, che viola la legge e che potrebbe avere conseguenze gravissime, non solo per l’intera comunità vittoriese, ma persino per le città limitrofe. Cosa accadrebbe se, per effetto di autocombustione (in questi giorni al sole si registrano oltre 28 gradi) o per qualche gesto scellerato la plastica si incendiasse? Noi lo immaginiamo e lo vogliamo riferire senza mezzi termini ai nostri lettori, – le fiamme interesserebbero immediatamente l’adiacente discarica (nelle foto di Franco Assenza) e i gas che fuoriescono dai tubi sovrastanti, si incendierebbero, producendo un incendio di dimensioni imprevedibili e straordinarie. Tutto ciò produrrebbe fumi tossici e diossina che inquinerebbero per decine di chilometri. –
Questo non è frutto di fantasia o il testo di un film di fantascienza, ma la tristissima e tangibile realtà.
Allora, cari amministratori, occorre provvedere con estrema urgenza a riportare le cose nell’alveo della normalità ed è indispensabile, quando serve, come in questo momento, affidarsi a specialisti seri e qualificati che possano dare un contributo altrettanto serio e qualificato per risolvere il gravissimo problema.
Il personale che si occupa della raccolta differenziata è insufficiente, e con tutti gli sforzi che questo sta facendo, non può sopperire alle esigenze del territorio, immenso e diversificato. Ma adesso non parliamo di ratti, di strade sporche, di erba alta e di quant’altro, stiamo parlando della sicurezza e dell’incolumità dei cittadini, e non solo di quelli di Vittoria. Su questo non intendiamo transigere.