Acate. “AMBIENTE, CLIMA, CULTURA, TURISMO E NATURA”. Di Aurora Muriana.
Aurora Muriana, Acate (Rg), 6 giugno 2020.- “Arriva l’estate che, come si sa, è la stagione che si configura come la più gettonata per tanti piccoli viaggi, oltre che per le tanto attese vacanze, se non altro in tempi ordinari e non “straordinari” come quello che l’umanità si sta trovando a vivere. I viaggi di quest’anno saranno sicuramente diversi perché sono giustamente tanti gli accorgimenti da adottare in merito alla pandemia e prevalentemente rivolti a mete e siti fruibili in sicurezza, lontani dalla caoticità di sempre. Un tour particolare, in collaborazione con I Parchi Letterari – Paesaggio Culturale Italiano, è stato proposto il 5 giugno 2020, proprio nella data del World Environment Day 2020 (Giornata Mondiale dell’Ambiente), e ovviamente si è svolto in diretta streaming sui canali dedicati. L’obiettivo dell’iniziativa era, alla luce della riorganizzazione imposta allo stile dei viaggi, sottolineare quanto sia importante preservare l’ambiente e la risorsa turistica ad esso collegata in modo programmato e ponderato. Si è trattato di una vera e propria maratona turistico-culturale con la finalità di riscoprire “tranquillamente” luoghi storici e culturali del Bel Paese valorizzando le eccellenze agro-alimentari, le tipicità artigianali e locali, ovvero tutto ciò che costituisce identità e peculiarità di cui ciascun territorio è ricco. Il tour prevedeva: momenti letterari sia viaggiando tra i luoghi degli scrittori del passato (posti che sicuramente avranno fatto da sfondo ad alcune delle loro opere) sia attraverso un viaggio nel mondo della scrittura “incontrando” autori ed editori perché un romanzo rappresenta un viaggio tra luoghi e un incontro con le persone; spazi per il cibo curati da chef stellati perché la cucina tipica locale è un’attrattiva per i turisti; musica popolare, con interpretazione di brani musicali. Si tratta di un approccio che integri il turismo culturale alla conservazione dei beni culturali e dell’ambiente, che metta in risalto la stretta relazione fra sviluppo turistico, crescita economica e conservazione del patrimonio culturale ed ambientale, che risulta quindi essenziale per la promozione di forme di turismo responsabile. Il turismo, soprattutto in un Paese come il nostro, così ricco di storia, tradizioni, arte, cultura, eno-gastronomia e altre peculiarità, non può ridursi solo allo svago e al divertimento ma dovrebbe anche proiettarsi verso una maggiore conoscenza del ricco patrimonio che ci circonda. Come detto prima, il 5 Giugno 2020 ricorreva la 48a Giornata Mondiale dell’Ambiente (istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite) dal tema “È il momento per la Natura” incentrato sulla crisi della biodiversità senza dimenticare di riflettere su sostenibilità, inquinamento atmosferico e cambiamento climatico. (Fig. 1) Tutelare le diverse forme di vita (animali e vegetali) che costituiscono i diversi ecosistemi del Pianeta è importante perché risulta che oggi tra gli 8,7 milioni di specie, circa 1 milione sia a rischio estinzione perché il loro habitat è modificato. Anche su questo tema sono state diverse le iniziative in streaming che hanno visto confrontarsi ospiti ed esperti di vario genere (scienziati, imprenditori, manager, politici, medici e ospiti popolari) sulle attuali condizioni della Terra, sulle strategie politico-economiche da adottare e sui comportamenti che ciascun cittadino nel proprio piccolo può mettere in campo per tutelare il luogo che ci ospita e che dobbiamo lasciare integro in eredità alle generazioni future. “Il Corriere della Sera” ha tenuto quasi un’intera giornata di dirette e l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha fatto la stessa cosa con una breve programmazione a metà mattina, facendo passare la riflessione anche attraverso dibattiti su alimentazione, musica, territorio. Anche il Museo Nazionale del Cinema e CinemAmbiente hanno dato il loro contributo mettendo a disposizione del pubblico in rete undici titoli mediante la rassegna Movies for Nature. Obiettivo primario in questa circostanza è stato sensibilizzare tutti i cittadini del mondo al tema ambientale perché ognuno possa modificare il proprio stile di vita nell’ottica della salvaguardia del Pianeta. Con le strategie “Biodiversità” e “Farm to Fork” (letteralmente “dalla fattoria agricola alla forchetta”, quindi più liberamente “dalla coltivazione alla tavola”) l’Unione Europea vuole diventare sostenibile anche sul piano alimentare. L’European Green Deal (Accordo Verde Europeo) è l’elemento fondamentale di una nuova economia sostenibile prevedendo azioni concrete volte a fare in modo che ogni attività umana espletata abbia un impatto ambientale positivo o almeno neutro. Un gesto concreto può iniziare subito partendo dal periodo che il mondo sta vivendo: evitare di gettare per terra mascherine e guanti che occorre indossare per prevenire il contagio da Coronavirus, elementi che vanno poi a confluire nelle acque del mare aggiungendosi alle tonnellate di plastica già ritrovate annualmente. Purtroppo sono stati rinvenuti vari dispositivi di protezione individuale nelle strade delle nostre città e anche in mare, con rischi sanitari correlati in caso essi fossero stati indossati da soggetti contagiati. Il WWF ha già lanciato l’allarme nelle scorse settimane: «Se anche solo l’1% delle mascherine venisse smaltito non correttamente e magari disperso in natura, questo si tradurrebbe in ben 10 milioni di mascherine al mese disperse nell’ambiente. Considerando che il peso di ogni mascherina è di circa 4 grammi questo comporterebbe la dispersione di oltre 40mila chilogrammi di plastica in natura: uno scenario pericoloso che va disinnescato». Il mare si mostra ripulito dopo il lockdown e il Mar Mediterraneo è pieno di delfini, balenotteri, testuggini che sguazzano nell’acqua; un habitat sconosciuto, senza inquinamento, perché tutte le attività umane e industriali sono state ferme. Anche nelle strade si sono visti scorrazzare animali che non sono presenze consuete in città. Secondo i dati diffusi il 4 giugno dal SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente), i mari italiani sono puliti e quest’anno oltre 5400 Km di acque di balneazione (sia salate che dolci) sono state classificate come eccellenti. A guidare la classifica, Sardegna e Puglia con il 99,7% di acque di balneazione eccellenti e sono in totale 9 le regioni con il 90% di acque meritevoli dell’appellativo sopra indicato. Inoltre, circa un mese fa l’assegnazione del prestigioso riconoscimento internazionale Bandiera Blu 2020 ha riguardato 497 spiagge in 195 comuni italiani, 12 in più rispetto allo scorso anno (in cima alla lista italiana la Liguria con 32 località; la Sicilia ne conta 8). Occorre tenere presente che l’assegnazione della Bandiera Blu considera vari parametri per premiare le spiagge, tra cui turismo sostenibile e valorizzazione del territorio. L’inquinamento si è ridotto nei mesi precedenti, come dimostrano le immagini scattate con il Satellite del Programma Copernicus Sentinel-1 5 P, in cui si vede chiaramente come la nube rossa dovuta alla produzione del diossido di azoto sia diminuita nel periodo di pandemia (il livello è sceso del 45-50% circa) e il cielo risulta ripulito dalle più pericolose particelle inquinanti (Fig. 2). Purtroppo la vigilia della Giornata Mondiale dell’Ambiente ha consegnato un disastro ambientale in Siberia: 20000 tonnellate di gasolio riversate in un fiume artico contaminando un’area di 350 Km2. L’imprevisto, che ha fatto dichiarare al Presidente russo lo stato d’emergenza, è stato probabilmente causato dal cedimento della struttura su cui poggiava la cisterna contenente la miscela di carburante, sicuramente dovuto allo scioglimento del permafrost per via del surriscaldamento globale (la zona del Circolo Polare Artico si sta scaldando a velocità doppia rispetto al resto del Pianeta, con un aumento di 4° C nei primi quattro mesi dell’anno). E non va tanto meglio la situazione italiana! “La temperatura cresce nel nostro Paese più che in altre parti del mondo, avverte l’Annuario dei dati ambientali 2019 Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Nel 2018 è stata registrata un’anomalia media pari a +1,71 gradi rispetto alla media climatologica 1961-1990, superiore a quella globale sulla terra ferma (+0,98 gradi). È stato calcolato un aumento della temperatura media pari a circa 0,38 gradi ogni dieci anni nel periodo 1981-2018”. Aprile 2020 ha eguagliato, quanto a record di temperatura, il corrispondente mese del 2016. “Però il Bacino padano resta il malato d’Europa sul fronte della qualità dell’aria e dello smog”. Basti pensare che in seguito al lockdown la nube rossa dovuta al diossido di azoto in Pianura Padana si è ridotta meno che in altre zone della penisola perché lì si concentra la maggior parte delle industrie. (Fig. 3) Il meteo in questi giorni sta mostrando scenari influenzati sicuramente dall’impatto negativo dell’uomo sugli ecosistemi. Sono state varie le zone d’Italia in cui cospicue grandinate hanno rovinato i raccolti ormai prossimi e in altre parti del mondo si sono verificati impressionanti smottamenti che hanno visto lo scivolamento di un lembo di terra sulle acque che abitualmente lo circondano. Non sono certo notizie incoraggianti! Proprio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato l’imprescindibile legame tra l’equilibrio della natura e la nostra sopravvivenza nel messaggio diffuso in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente. Il 22 aprile si è celebrata, sempre in modo virtuale, la 50a Giornata Internazionale della Madre Terra, con un tema sempre improntato alla salvaguardia della natura e alla sostenibilità; Stop Global Warning, l’iniziativa di mobilitazione europea per fermare i cambiamenti climatici proponendo anche di tassare le emissioni di CO2, appoggiata anche da Premi Nobel e scienziati, procede ancora nel suo “lavoro” di soccorso al Pianeta. Nell’intero 2020, Super Year for Biodiversity (Super Anno per l’Ambiente e la Biodiversità) (Fig. 4), tutto sembra muoversi dentro il cerchio di difesa della Terra, come emblematicamente indica il tema “Tutto è connesso” della Settimana Laudato Si’. Dell’argomento si occuperà anche il Convegno di Biodiversità 2020 organizzato dal Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente (SAFE) dell’Università degli Studi di Foggia, previsto per il mese di settembre ma che sarà rinviato alla primavera 2021 a causa della pandemia. Non dimentichiamo che il tema della 14a Giornata nazionale per la Custodia del Creato del 1° settembre 2019 era “ “Quante sono le tue opere, Signore” – Coltivare la biodiversità ” rivolgendo l’attenzione al ruolo delle api come marcatori biologici, animaletti che non sono stati disturbati dall’intervento umano durante il lockdown. Come ha detto recentemente il Pontefice (che non ha fatto mancare il suo messaggio alla Colombia, nazione che avrebbe ospitato i principali eventi della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2020), è proprio vero che se l’uomo si ferma la Terra respira! Anche Papa Francesco ha lanciato un’iniziativa concreta rivolta all’attenzione al creato e ad un futuro più sostenibile e attento anche ai più deboli, per costruire insieme un mondo migliore. Si è svolta dal 16 al 24 maggio la Settimana Laudato Si’ dal tema “Tutto è connesso”, indetta dal Papa e organizzata dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale con il sostegno di un gruppo di partner cattolici, primo fra tutti il Movimento Cattolico Mondiale per il Clima (Fig. 5). Il tutto nasce in occasione del quinto anniversario dell’Enciclica ecologica Laudato Si’ scritta da lui e incentrata sulla cura della casa comune (la Terra), anche in coincidenza con la scadenza quest’anno del termine di presentazione del piano che ogni Stato dovrà presentare per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. La settimana si è svolta con una serie di appuntamenti online ed è culminata con una giornata mondiale di preghiera. Secondo il Pontefice, il Coronavirus ha insegnato a tutti che occorre tenere sempre viva la solidarietà per realizzare uno sviluppo che non lasci indietro nessuna persona. Per rispondere in modo significativo alla crisi ecologica, domenica 31 maggio, giorno della Pentecoste in cui il successore di Pietro avrebbe dovuto recarsi in una zona della terra campana simbolo di degrado ambientale, e data del ritorno del Papa a recitare il Regina Coeli da Piazza San Pietro in seguito all’allentamento delle restrizioni imposte dall’emergenza Coronavirus, il Pontefice ha annunciato che verrà dedicato un intero anno alla riflessione sulla cura del Creato. Saranno vari gli appuntamenti che si terranno durante l’anno ma sicuramente il Tempo del Creato ed Economy of Francesco detteranno le linee guida. Anche i predecessori dell’attuale Pontefice si sono dedicati al tema dell’ecologia. Giovanni Paolo II già nella sua prima Enciclica Redemptor hominis afferma che «era volontà del Creatore che l’uomo comunicasse con la natura come “padrone” e custode intelligente e nobile, e non come “sfruttatore” e “distruttore” senza alcun riguardo», invitando successivamente durante il suo Pontificato ad una conversione ecologica globale. Citava spesso la “Genesi” Benedetto XVI (nominato anche “Papa verde” per la sua attenzione ad ambiente ed ecologia) prendendola come esempio della “relazione tra il Creatore, l’essere umano e il creato”. Ricordiamo anche che Bergoglio ha organizzato il recente Sinodo per l’Amazzonia (tenutosi ad ottobre 2019). Vedremo se le strategie globali e anche un intero anno dedicato all’attenzione al Creato riusciranno a portare ad una svolta concreta! Uno momento per verificarlo sarà il Summit che si svolgerà (pandemia permettendo) a Kunming, in Cina, nel 2021 (inizialmente previsto per ottobre 2020) per arrivare all’Accordo Globale ONU sulla Biodiversità, non dimenticando che anche la sostenibilità gioca un ruolo essenziale e che fortunatamente investe un po’ tutti i settori economici e industriali (alimentare, tessile, automotive, cosmetico, ecc…). Ci sarà un motivo per cui nel calendario dell’ONU ogni anno ci sono tante giornate dedicate a clima, natura e ambiente…! (Fig. 6) Una piccola modifica delle abitudini dei cittadini dettata dalla pandemia ha “costretto” a fare la spesa nel supermercato sotto casa e a uscire il meno possibile, riducendo l’inquinamento e migliorando conseguentemente la qualità dell’aria. È forse giunto il momento di capire che alcuni concetti, primo fra tutti quello della sostenibilità, dovranno entrare a far parte della vita di ciascuno. Non è un caso che la chiusura forzata imposta dal SARS-CoV-2 abbia restituito un po’ di spazio alla natura allentando la morsa, spesso solo puramente prensile, dell’uomo…!
Calendario Giornate Internazionali
GIUGNO
3 Giugno
Giornata Mondiale della Bicicletta
5 Giugno
Giornata Mondiale dell’Ambiente (A/RES/2994 (XXVII))
5 Giugno
Giornata internazionale per la lotta alla pesca illegale (A/RES/72/72)
8 Giugno
Giornata Mondiale degli Oceani (A/RES/63/111)
17 Giugno
Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità (A/RES/49/115)
18 Giugno
Giornata della Gastronomia Sostenibile
29 Giugno
Giornata Internazionale dei Tropici
30 Giugno
Giornata Internazionale degli Asteroidi