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Acate. Associazione “Raffa sempre con noi”: Anche quest’anno donati due Alberi di Natale alla comunità acatese.

Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 9 dicembre 2022.- Regalo “speciale”, anche per il 2022 per la comunità acatese in occasione del Santo Natale. L’associazione Raffa sempre con noi”, presieduta dalla signora Pina Cutrona, nell’ambito delle proprie iniziative a carattere sociale ed umanitario, ha voluto dare un tocco di magia natalizia al piccolo centro ibleo, riconfermando anche per quest’anno il dono di due caratteristici Alberi di Natale in metallo, collocati nelle centralissime Piazza Libertà e Matteotti. Le luci dei due Alberi di Natale sono state accese ufficialmente ieri sera, giovedì 8 dicembre alle ore 19,00, al termine della Santa Messa e di una manifestazione riguardante l’inaugurazione di una Mostra di Libri tenutasi presso il Circolo di Converzazione di Piazza Libertà. “L’Associazione Raffa sempre con noi- ha tenuto ad evidenziare la presidente  Cutrona- ha voluto donare questi caratteristici Alberi alla comunità acatese per condividere tutti insieme le imminenti festività natalizie e porgere i migliori auguri per un Santo Natale ed un Sereno Anno Nuovo”.  L’accensione dei due Alberi è stata accompagnata anche da un piacevole momento musicale natalizio, da parte della banda, “Risveglio Musicale Acatese”, diretta dal maestro Ottavio Baglio. L’associazione “Raffa sempre con noi” è stata costituita ufficialmente nel 2014 con lo scopo di ricordare il giovane Raffaele Mercorillo, scomparso prematuramente a causa di un male incurabile, noto per le sue doti e qualità. E’ una associazione di promozione sociale e nasce, pertanto, dall’esigenza di perseguire finalità di solidarietà sociale”. “Raffaele- tengono a sottolineare i responsabili dell’associazione- sapeva farsi voler bene da tutti, era sempre disponibile e generoso con tutti, una persona veramente speciale. Ispirati dal suo esempio abbiamo voluto costruire una rete di solidarietà, nella speranza di dare un senso ad un evento così crudele e doloroso, nel tentativo di trasformare il dolore in una speranza, in un progetto di vita”.

 

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