Acate. “Berebene 2023”. Gambero Rosso premia l’azienda Acatese “Biscaris”.
Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 18 novembre 2022.- Ancora una volta una “eccellenza” acatese si afferma, con grande prestigio, aggiudicandosi un ambito premio. Si tratta dell’azienda vitivinicola, “Biscaris” della famiglia Pepi la quale riceverà, il prossimo 18 dicembre, presso il Centro Congressi, “La Nuvola” di Roma, il “Premio Nazionale Miglior Rosso- Qualità Prezzo”, rappresentato dal Diploma “Berebene 2023”. Un riconoscimento che rientra, appunto, all’interno dell’evento “Berebene- 2023” del Gambero Rosso. Una guida giunta alla sua trentaduesima edizione e rivolta proprio agli enoappassionati ed agli operatori specifici. Quest’anno i vini premiati, appartenenti a tutte le regioni, sono stati ben 881, caratterizzati dal binomio qualità-prezzo. Un prezzo contenuto inferiore ai quindici euro per un vino di ottima qualità. Un grande evento realizzato, voluto e patrocinato dal comune di Roma. La tipologia di vino premiato è il “Frappato ’21”, fiore all’occhiello dell’azienda acatese la quale si è sempre distinta per la grande passione e la prestigiosa tradizione enologica. L’azienda vitivinicola Biscaris sorge nei pressi di Acate, in territorio di Vittoria, in provincia di Ragusa, una zona che vanta un prestigioso, nonché forse unico al mondo, patrimonio artistico, naturalistico e architettonico. “Siamo piccoli artigiani del vino e della nostra Terra- spiegano visibilmente soddisfatti per l’ambito e prestigioso premio, i componenti della famiglia Pepi, titolari dell’Azienda- coltiviamo la vite su 5 ettari nei pressi di Acate, in territorio di Vittoria. Qui produciamo soprattutto il Cerasuolo di Vittoria, un vino a cui tutta la nostra famiglia ha dato il cuore. Coltiviamo anche ortaggi, frutta ed olio per uso familiare. Tutte le lavorazioni, in vigna come in cantina, sono svolte in famiglia e soprattutto manualmente. La nostra agricoltura può ancora essere definita tradizionale, sulla scia delle vendemmie dei nostri nonni che non conoscevano chimica né meccanizzazione”. “La nostra piccola azienda- continuano i titolari- non è composta di appezzamenti di vigna, ma da singoli grappoli, curati uno ad uno. Scegliamo con cura quando raccogliere l’uva e la tagliamo a mano con le vecchie e care forbici. La selezione manuale di tutti i grappoli è fatta in famiglia su un tavolo in acciaio fatto costruire appositamente. Niente lieviti ed enzimi. Anche l’imbottigliamento avviene tutto a mano e sempre a conduzione familiare”. Nel 2004 ad Acate al castello Biscari, durante la manifestazione “Rosso di Sicilia”, i titolari dell’azienda incontrarono il produttore francese padre della biodinamica Nicolas Joly il quale li convinse a convertire la piccola azienda biologica in azienda biodinamica.
“Il rispetto della terra- concludono i titolari dell’Azienda- e il rispetto della salute di chi deve bere il vino costituiscono il risultato di un vino biodinamico”. Una passione ed una onestà commerciale che li ha portati al conseguimento del prestigioso Premio.