Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 21 novembre 2024.- Il prossimo 6 dicembre la Chiesa festeggerà San Nicola, titolare dell’omonima unica parrocchia di Acate. A tal proposito nel dicembre del 1998, il compianto parroco emerito della cittadina iblea, don Rosario Di Martino, pubblicò una monografia sul Santo, dal titolo “San Nicola di Bari- Titolare della Chiesa Madre di Acate”. “Alla vigilia della celebrazione del Giubileo del 2000- si legge nell’introduzione del volumetto- ho stimato opportuna ed interessante la proposta dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Acate di promuovere uno studio sulla figura di San Nicola di Bari, titolare della Chiesa Madre di Acate, al fine di una più sentita devozione che si renda conto dell’importanza che ha avuto e che continua ad avere questo Santo nella chiesa e nella cultura religiosa di tanti popoli, soprattutto dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo”. Quindi don Rosario dopo aver parlato delle numerosissime Chiese dedicate al Santo in tutta Europa e fornito altre preziose notizie come quelle riguardanti la sua definizione in Russia di “isapostolos”, ovvero uguale agli apostoli, e la consuetudine tra gli Ortodossi di celebrare la memoria del Santo tutti i giovedì dell’anno, nonché la sua identificazione nei paesi del Nord Europa con Santa Klaus, ovvero Babbo Natale ed essere anche il protettore dei marinai e dei pescatori i quali scriverebbero sui propri battelli: “Non temete, io sono Nicola, vostro protettore”. Dicevamo, don Rosario dopo averci fornito queste e tante altre notizie sulla vita del Santo, sui luoghi della sua infanzia e giovinezza, sulla sua attività quale vescovo di Myra, sui suoi miracoli, sulla sua morte e su tanto altro ancora, si pone alcune domande su cosa abbia spinto il Primo Barone dell’allora Biscari (antico nome di Acate) a dedicare la prima chiesa del nascente borgo a San Nicola. “La devozione a San Nicola- spiega don Rosario nel volumetto- occupò un grande posto nella religiosità dei nostri padri e il fondatore di Biscari, Guglielmo Raimondo Castello, volle dedicare la prima Chiesa a San Nicola: Giorno 11 aprile 15a indizione 1496. Mastro Antonio Tardisi muratore della città di Catania, promette e si obbliga al Magnifico Signore Guglielmo Raimondo de Castello di murare ed inalzare una Chiesa dedicata a San Nicola nel feudo di lo Biscari”. Quindi don Rosario impossibilitato a conoscere quali sentimenti abbiano spinto il Barone a dedicare la Chiesa al Santo, avanza, ed aggiungeremmo “azzarda”, una ipotesi. “Negli encomi che fa del Santo- spiega il compianto parroco- Andrea di Creta mette in evidenza varie attività umane: agricoltore, soldato, nocchiero e architetto. Come architetto, San Nicola è ricordato in quanto distruttore di templi pagani e costruttore di chiese cristiane”. Pertanto, conclude don Rosario, “il nostro barone, impegnato nel costruire la città di Biscari, avrebbe potuto chiedere dei lumi a questo Santo architetto, onorandolo col dedicargli la prima chiesa”. (In copertina foto di un affresco, raffigurante San Nicola, situato sulla porta d’ingresso della sagrestia della Chiesa Madre, realizzato dal Maestro acatese Biagio Carpinteri).