Acate. Comprensivo “Puglisi”: grazie al Corso Sperimentale ad indirizzo Musicale, gli alunni imparano ad apprezzare l’Opera Lirica.
Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 6 febbraio 2020.- Chi non conosce il celeberrimo grido, proveniente da una folla di popolani: “Hanno ammazzato compare Turiddu!” o il dolcissimo e struggente “Intermezzo” ? Stiamo parlando della famosissima opera lirica: “Cavalleria Rusticana”, un’opera in un unico atto del maestro livornese, Pietro Mascagni, su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga. Per avere un’idea del successo riscosso dalla prima opera composta da Mascagni, basti pensare che alla sua morte (avvenuta nel 1945), era già stata rappresentata più di quattordicimila volte solo in Italia. La tragica storia e la sublime musica, che vede come protagonisti compare Turiddu, la bella Lola e compare Alfio, ha entusiasmato gli alunni del Comprensivo, “Puglisi” di Acate, nello specifico gli allievi della I e II D della scuola media, “Volta” i quali, grazie alla frequenza al Corso Sperimentale ad indirizzo Musicale, curato dalla professoressa di pianoforte Graziana Terranova, hanno avuto l’occasione di assistere di persona, a Ragusa al Teatro Tenda, alla messa in scena dell’opera, “Cavalleria Rusticana”, diretta dal maestro Umberto Terranova. Alla rappresentazione operistica erano presenti anche il dirigente scolastico del Comprensivo “Puglisi”, Salvatore Panagia, gli insegnanti di musica, Francesco Vitale, Graziana Terranova, Giuseppe Millesi e Cristina Nigro oltre ai docenti Francesca Lauria e Giuseppe Vecchio. Oltre ai numerosi genitori, non hanno voluto far mancare la loro presenza il sindaco di Acate, Giovanni Di Natale e l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Rosangela Re. Scopo del Corso di Sperimentazione proprio il promuove attività volte a favorire la diffusione della Cultura Operistica e musicale in genere, presso le giovani generazioni. Il Progetto, giunto al suo secondo anno, infatti, intende accendere e alimentare negli studenti la curiosità e l’interesse, se non, addirittura, l’amore, per l’Opera Lirica e di conseguenza stimolarli ad assistere alle rappresentazioni. Al centro delle attività si collocano gli incontri-lezione, che hanno come scopo principale quello di illustrare ai ragazzi, le opere che vedranno poi rappresentate a teatro. Nei mesi precedenti, durante le attività pomeridiane, i docenti di strumento, infatti, avevano illustrato agli alunni gli aspetti storici e melodici della Cavalleria Rusticana. Successivamente tutta l’opera è stata ascoltata e visionata dagli alunni, con la guida sapiente dei docenti di strumento che hanno spiegato ogni singolo verso del libretto e le sfumature melodico-musicali che ne caratterizzano i vari passaggi. “La Cavalleria Rusticana – evidenzia la professoressa Francesca Lauria-si è rivelata adatta ai nostri alunni, perché è stato uno spettacolo completo, affascinante e innovativo che ha saputo fondere la magia del canto e della musica dal vivo con i colori delle scene, dei costumi e i contenuti importanti che la storia può trasmettere. La partecipazione e l’impegno collettivo sono stati molto elevati e tutti i ragazzi hanno manifestato interesse ed attenzione durante l’intero spettacolo. Un modo senz’altro importante per soddisfare la curiosità e il desiderio di conoscenza di quelle fasce d’età che spesso vengono preventivamente escluse dal mondo dell’opera classica e lirica. Considerato che durante il viaggio di ritorno, nel pullman, i ragazzi intonavano spontaneamente i cori della Cavalleria Rusticana, si può senz’altro dedurre che la finalità è stata pienamente raggiunta!”. “Abbiamo colto l’occasione offerta dal Maestro Terranova, pienamente condivisa dagli insegnanti curriculari e dagli insegnanti di strumento del corso ad indirizzo musicale ha sottolineato il dirigente scolastico, professore Salvatore Panagia- per dare ai nostri alunni l’opportunità di assistere ad un’opera lirica, tratta da una novella di Giovanni Verga, e di coglierne il senso profondo non solo dal punto di vista musicale ma anche sotto l’aspetto organizzativo. I ragazzi hanno potuto riflettere sul lavoro che c’è dietro la realizzazione di un’opera lirica, dell’impegno dell’orchestra, del lavoro per gli allestimenti scenografici, della teatralità dei personaggi sulla scena e tanto altro. Il maestro Terranova alla fine della rappresentazione ha voluto incontrare i nostri alunni e, rivolto a loro e agli insegnanti, ha espresso l’auspicio che magari da questo seme gettato possano nascere futuri musicisti e cantanti lirici”. La risposta degli alunni, quindi, è stata indubbiamente positiva e spesso anche sorprendente, incoraggiando i promotori a procedere sulla strada intrapresa. La convinzione, prioritaria, che sta, quindi, alla base del Progetto è che lo studente possa diventare partecipe della dimensione teatrale-musicale non come spettatore passivo, ma come soggetto in grado di entrare attivamente in relazione con un ambito espressivo particolarmente fecondo di sollecitazioni.