Redazione Due, Acate, 19 dicembre 2016.- Sembra che sia in corso un vero e proprio accanimento persecutorio (il Fato?) nei confronti del Comune di Acate per quanto riguarda il conferimento dei rifiuti nelle discariche. Prima Motta Sant’Anastasia, poi Ragusa! Chiediamo al Sindaco, prof. Franco Raffo: “il Fato o altro?” “Il Fato non c’entra”, risponde il Sindaco. “C’entra il vuoto della Politica e “una terrificante insularità culturale”. Oltre allo sciacallaggio di chi pesca nel torbido e gioca al tanto peggio tanto meglio. Nel Caos e nell’Emergenza molti ci mangiano economicamente o politicamente. Pensate, pochi giorni fa, dopo il “Gran Rifiuto” dei capi della SRR (qualcuno mi dirà: che cosa è e, soprattutto, a che cosa serve?) abbiamo ottenuto il conferimento del Secco a Lentini. Ora, improvvisamente, ci viene notificato da parte della “Kalat” il divieto di conferimento degli Umidi a Caltagirone. Motivo? “Autorità locali competenti” hanno ordinato alla Kalat di non accettare da sabato 17 i rifiuti umidi di Acate. Chiedo: ne faccio delle frittate? Siamo veramente in osteria! Non entro nel merito, ma qualcuno mi deve pur dire cosa fare. Portarli a Budapest, in Germania, in Nord Italia, dove li trasformano in oro? Però, con quali mezzi? E, soprattutto, con quali soldi? Per bastonare ancora di più i cittadini? Siamo di fronte alla pura follia, ad un vuoto di potere politico- istituzionale che sgomenta”. “I sindaci- continua il Prof. Raffo- ormai viviamo perennemente situazioni emergenziali. Siamo rimasti l’ultimo ed unico baluardo della democrazia e della rappresentanza popolare. Unico punto di riferimento e tragico parafulmine del malcontento popolare. Il problema Rifiuti è l’esempio emblematico del fallimento della politica ed eloquente metafora di una Sicilia alla deriva. Per noi è uno schiaffo insopportabile. In appena un anno, infatti, siamo riusciti a fare di Acate un modello della raccolta differenziata. A parte qualche deplorevole caso di inciviltà, che si registra un po nelle periferie ed a Marina di Acate, abbiamo raggiunto il lodevole traguardo del quasi settanta per cento di Raccolta differenziata. Un primato nazionale! Vanificato dal dramma discariche, problema che nessuno ha potuto o voluto risolvere. Io da due anni avanzo proposte innovative, consapevole dell’ormai esaurimento delle discariche. Ma tutto tace, si aspetta… Ma i Cittadini debbono sapere che il tempo è ormai scaduto e che l’unica possibilità è quella di lavorare per la trasformazione in loco, perché non ci mancano l’intelligenza, le capacità e le tecnologie necessarie per far diventare i rifiuti una risorsa e, quindi, ridurre i costi e le tasse. Se qualcuno ha una soluzione migliore, si faccia avanti. Per un Comune come Acate sarebbe una vera e propria manna dal cielo, considerato che dal 2012 non riceve fondi relativi al pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali, a causa di folli decisioni di Amministratori e Consiglieri dell’epoca, che hanno creato un ulteriore buco di circa 13 Milioni di Euro di Debiti. E qualche utile idiota, in cerca di visibilità, gioca a scrivere a destra e a manca, piuttosto che ai responsabili locali, i quali con rara protervia millantano verginità e correttezza, gli stessi che hanno dichiarato Bancarotta nel 2012, subito dopo nascosta, con la complicità di Segretari e Commissari ad Acta, chiamati dai nostri oppositori per darci lezioni di buon governo. Ma questo è un capitolo, fra i tanti, che apriremo presto, per sapere, capire e riferire ai Cittadini. Oggi il dramma sono i Rifiuti. Urge una soluzione e stiamo lavorando, con umiltà e determinazione, per evitare danni maggiori. Confidiamo nella collaborazione dei Cittadini, oggi esemplari nel panorama regionale, e nella loro comprensione, in un momento difficile, che sta mettendo a dura prova le nostre energie e la nostra serenità”.
L’Amministrazione Comunale