Acate. Coordinamento Cittadino Insieme per Acate: “Il sindaco Raffo sotto schiaffo”. Riceviamo e pubblichiamo.
Redazione Due, Acate (Rg), 24 settembre 2016.- Dopo avere detto peste e corna della Dr.ssa Di Martino in tutte le sedi ed in tutte le occasioni, questo saltimbanco della politica l’ha nominata Responsabile Direttivo del Servizio Finanziario e del Personale del Comune. Dopo averle tolto la dirigenza del servizio per sette mesi nel 2015 costringendo,di fatto, la stessa a chiedere collocamento in aspettativa fino al 31 Luglio 2016, all’atto del suo rientro in servizio, convinto per la sua arcinota” ignorantia legis”, che la Dr.ssa Di Martino non avesse più titolo a rientrare in servizio, non le ha assegnato per parecchi giorni una stanza dove potesse svolgere il suo lavoro. Mai nella storia di Acate un sindaco era arrivato a tanta bassezza ,soprattutto se perpetrata contro una donna. Poveraccio! Sfortunatamente per lui, Raffo si era dimenticato che a dirigere l’ufficio di Segreteria Generale del Comune non c’era più un fantoccio a lui gradito bensì l’Avv.to Calabrese scelto a colpi di maggioranza dal Consiglio Comunale che lo ha voluto in convenzione con il Comune di Motta Sant’Anastasia per la sua alta professionalità, e la sua preparazione giuridica. Infatti, come previsto e prevedibile, l’Avv.to Calabrese, invitato dal Sindaco a fornirgli informazioni in merito a problematiche relative all’organizzazione dei servizi comunali, ha puntualmente dato una risposta senza si e senza ma. A questo punto la situazione, per il sindaco, è precipitata: “per Raffo u 71 divintau 17″- Si è visto recapitare dal Segretario Generale che è il capo del personale una missiva che qualifica la Dr.ssa Di Martino unica figura professionale qualificata alla direzione del Servizio Finanziario: Tale giudizio è motivato da disposizioni di legge e dal regolamento di dotazione organica. Il testo della nota a firma dell’Avv. Calabrese inviata anche al Presidente del Consiglio e dallo stesso trasmessa per conoscenza a tutti i consiglieri comunali non solo potrebbe porre fine (si spera) ad una inutile controversia ma, per i rilievi che si colgono tra le pieghe della nota, riempie di grande soddisfazione i consiglieri ed i collaboratori del gruppo Insieme per Acate che, da circa un anno, hanno sostenuto e denunciato come illegittimi tutti gli atti di nomina di pretoriani, consiglieri e quant’altro, al posto della dr.ssa Di Martino, anche con precise segnalazioni alle Procure ed alle Istituzioni Statali e Regionali competenti. E adesso? Conoscendo il sindaco Raffo, non ce ne staremo tranquilli ma rimarremo vigili e pronti ad intervenire In tutte le sedi politiche, amministrative e giudiziarie per evitare colpi di coda per l’avvenire. Non dimenticheremo mai che Raffo ha tentato di fare sciogliere il Consiglio Comunale per via giudiziaria ricevendo uno schiaffo che ricorderà per tutta la vita. A tale primo schiaffo oggi si somma il secondo schiaffo: la Di Martino è tornata al suo posto per obbligo di legge. C’è di che essere contenti di quanto avvenuto? Assolutamente No! Con grande amarezza diciamo all’intera cittadinanza quello di cui siamo convinti e cioè: se la dr.ssa Di Martino fosse rimasta al suo posto, il comune non sarebbe precipitato nel dissesto finanziario! Sicuramente, entro il 30 Settembre 2015 tale dirigente avrebbe proceduto a stilare una bozza di riequilibrio finanziario del bilancio che, assistito da mutui previsti per legge a favore dei Comuni, avrebbe fatto affluire nelle casse comunali la liquidità necessaria per andare avanti senza vessazioni a carico della collettività. Purtroppo non è andata così! Acate aveva ed ha personale capace di portare avanti la baracca: di scienziati forestieri non c’era proprio bisogno. Di ciò siamo consapevoli e siccome “c’è sempre un Giudice a Berlino”, anticipiamo che il Gruppo Insieme per Acate attraverso i propri consiglieri comunali o,( in caso di anticipato scioglimento del consiglio, attraverso i propri aderenti privati cittadini) solleciterà l’organo straordinario di liquidazione all’accertamento puntuale di eventuali danni cagionati all’ente locale o all’erario con la conseguente denuncia alla Procura Regionale della Corte dei Conti così come recita il comma 5 dell’art.655 del vigente Testo Unico Enti Locali. A tale organo gli aderenti al gruppo Insieme per Acate si riservano di inviare tutti gli atti di denuncia delle malefatte dell’amministrazione Raffo agli organi competenti e sulla cui validità giuridica abbiamo avuto conferma. Ricordiamo inoltre a noi stessi che ai sensi del comma 4 dell’art.655 del citato testo, l’organo straordinario di liquidazione ha competenza relativamente a fatti ed atti di gestione verificatisi entro il 31dicembre dell’anno precedente a quello dell’ipotesi di bilancio riequilibrato. Considerato che siamo a fine settembre e che non è stato ancora nominato nessun organo di liquidazione possiamo già dare per scontato che ,per il citato articolo, gli atti di gestione che verranno esaminati sono il 2015 e il 2016, ovverossia gli anni dell’epopea gestionale fallimentare della giunta Raffo.