Acate. Dal 2007 una lapide marmorea, sulla facciata del Municipio, ricorda le vittime civili del luglio 1943.
Redazione Due, Acate (Rg), 6 luglio 2015 –Dopo più di settanta anni i tragici eventi bellici del luglio 1943, legati allo sbarco anglo americano in Sicilia, sono ancora vivi nella memoria degli anziani del luogo. Il contributo in termini di vite umane della piccola cittadina iblea, infatti, fu altissimo con le numerose vittime civili decedute a causa dei bombardamenti anglo americani che martoriarono per giorni Acate ed il suo territorio nel luglio del 1943. A ricordo di quei giorni è stata apposta anni addietro, sulla facciata laterale del Municipio, lato via San Biagio, una lapide marmorea per commemorare quelle vittime civili. Un riconoscimento, se pur tardivo, che oltre ad onorare la memoria di tanti innocenti ha voluto essere anche una occasione per far conoscere alle nuove generazioni gli orrori della guerra. La collocazione della lapide, avvenuta il nove luglio del 2007, fu suggerita, agli amministratori comunali dell’epoca, dal giornalista Emanuele Ferrera. “Nel periodo che va dal maggio 1943 al giugno 1944- tenne a sottolineare il professore Ferrera nel corso della sua introduzione in occasione dell’apposizione della lapide- nel centro abitato di Acate, nella vicina Vittoria e nelle contrade circostanti, perdettero la vita quasi trenta persone. Un prezzo altissimo per un piccolo paese come Acate. Erano uomini e donne di tutte le età pronti ad affacciarsi alla vita nel pieno delle loro forze, morti mentre erano intenti a studiare, a lavorare, ad attraversare una strada, mentre si trovavano in casa o in campagna”. Nel corso della cerimonia commemorativa, oltre all’apposizione della lapide marmorea vennero consegnate targhe ricordo ai familiari delle vittime innocenti. Il riconoscimento alla memoria andò a, Giuseppe Alba, Giuseppe Ciriacono, Giovanni e Sebastiano Curciullo, Francesco Marcinò, Filippo Noto, Salvatore Sentina, Giusepe Battaglia, Rosaria Buongiorno, Mario Borrello, Giuseppe Caruso, Vincenzo Caruso, Salvatore Celeste, Giovanni Cutrera, Francesco Di Geronimo, Vincenzo Falconeri, Giovanni Gianninoto, Santo Gianninoto, Giuseppe e Valerio Mangano, Concetta Gona, Raffaele Morando, Biagia Nicaso Berrittella, Maria Puglisi, Giuseppe Sallemi, Salvatore e Freancesco Carruba, Carmela Di Stefano, Giovanni Terranova e Giovanni Traina, quest’ultimo un bimbo di appena trentatré giorni.