Acate. Domenica 25 marzo Via Crucis Vivente.
Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 16 marzo 2018.- Notevole interesse religioso ed altissimo e professionale effetto scenico e teatrale. E’ questo l’asse portante di un importantissimo evento sacro, frammisto di mistero, dolore, senso del sacro, religiosità popolare e fede e che coinvolgerà fin nell’intimo attori e comparse, nonché gli organizzatori ed il pubblico, in programma ad Acate domenica 25 marzo. Si tratta della “Via Crucis Vivente” i cui organizzatori e promotori sono la Parrocchia San Nicolò di Bari di Acate ed i bravissimi attori locali, ormai noti in tutta l’Isola, Matilde Masaracchio e Sergio Spada, uniti nella vita dal vincolo del matrimonio e dalla quasi morbosa passione per il teatro, i quali cureranno la direzione artistica, l’elaborazione dei testi, le musiche, le scenografie e la regia. Proprio per la loro eccelsa professionalità, Matilde e Sergio prenderanno parte, venerdì 30 marzo al cast del “Dramma Sacro”, di Alfonso Ricca per la regia di Massimo Leggio in scena a Piazza Calvario a Vittoria, rispettivamente nel ruolo del Prologo e di Giuseppe Di Arimatea. L’evento, che prenderà il via alle ore 20,00, partendo dalla Chiesa di San Vincenzo Martire e dall’attigua Piazza, vedrà il coinvolgimento di circa settanta persone tra protagonisti e figuranti. Quindi lungo le vie del Centro Storico del paese verranno riproposte le tappe della Via Crucis attraverso una complessa rappresentazione che rievoca la Passione di Cristo. Un appuntamento che ormai si ripete da qualche anno anche se la rappresentazione, di volta in volta, si rinnova e si arricchisce. Una delle novità di quest’anno, fortemente voluta dalla regista Matilde Masaracchio, sarà la recita iniziale dei primi versi del Padre Nostro in lingua aramaica, la lingua di Gesù, per poi continuare in italiano. “Una scelta- evidenzia Matilde- finalizzata a sottolineare che al di là dello spettacolo la Via Crucis è principalmente un momento di preghiera che ci congiunge e ci mette in stretto contatto con Dio”. Una rappresentazione estremamente importante per la comunità acatese la quale si ritroverà, ancora una volta, unita nella solenne rievocazione di un momento peculiare della religiosità cristiana intriso di fede e tradizione. “Sono onoratissima- ha tenuto ad evidenziare Matilde Masaracchio- di aver ricevuto l’incarico di Direttore Artistico, in modo particolare dall’amica Maria Carmela Di Bennardo, una delle responsabili della Parrocchia e per l’incondizionata fiducia che tutti hanno riposto in me. Lavorare insieme a questi amici è stata una esperienza splendida. Superfluo dire che si tratta di un percorso difficile da gestire ma io sono fiduciosa nella sua ottima riuscita. Alla luce delle mie precedenti esperienze teatrali con attori e registi professionisti ho voluto dare un accorgimento particolare all’aspetto teatrale e spettacolare pur non dimenticando mai il messaggio religioso e la misticità della rappresentazione. E’ stato complesso gestire l’intero cast anche se tutti, pur essendo privi di alcuna esperienza teatrale, hanno seguito minuziosamente le mie indicazioni. La scena sarà focalizzata su tre Pie Donne che reciteranno i vari passaggi. Mentre l’intera Via Crucis ruoterà attorno a dei personaggi molto importanti: due Coreuti e due Narratori. Le stazioni, inoltre, non verranno annunciate come avviene nella Via Crucis tradizionale ma ci sarà una naturale continuità di sequenze. Io sarò uno dei Coreuti e rappresenterò vari aspetti: lo Spirito Santo, il Coreuta, un personaggio, una madre. Importante, anche, la presenza di molti bambini, e forse anche di un neonato, perché uno dei messaggi che vogliamo trasmettere è quello dell’affidarsi tutti a Maria, la Madre per eccellenza ed i bambini rappresentano, appunto, l’innocenza. Invito, pertanto, la cittadinanza a partecipare ed a viverla in prima persona, pregando insieme a noi perchè fondamentalmente deve essere un momento di preghiera. A tal proposito ho inserito, a conclusione della Via Crucis, una frase particolare, ripresa tra l’altro anche da Sant’Agostino, che per me ha un significato vastissimo, ovvero: vale più una lacrima spesa meditando sulla Passione di Gesù Cristo che un pellegrinaggio fino a Gerusalemme o un anno di digiuno a pane ed acqua”. “La Via Crucis Vivente, che quest’anno abbiamo voluto riproporre- continua l’insegnante Maria Carmela Di Bennardo, portavoce parrocchiale nonchè promotrice e curatrice dell’evento sacro- vuole essere una partecipazione più intima al mistero della Passione di Gesù, che attraversa i secoli e giunge fino a noi oggi con la forza del dolore offerto per amore. Cristo non cessa mai di soffrire per la salvezza dell’umanità. Ancora oggi, infatti, la potenza del Suo amore crocifisso è operante nella storia. Il Cristo sofferente attraversa le strade del nostro mondo, entra nelle nostre esistenze e le salva dal peccato e dalla morte. La Via Crucis Vivente si inserisce, pertanto, in questa logica. Il Cristo sofferente e crocifisso attraverserà le strade di Acate, entrerà nelle vicende della nostra comunità recando a tutti la potenza salvifica del suo amore redentivo, che ci chiama a vita nuova. Quindi vogliamo vivere questa Via Crucis con l’intima partecipazione della nostra fede. Non come spettatori che assistono ad uno spettacolo, ma come cristiani che prendono parte attiva al mistero della redenzione operata da Cristo”. “Un altro aspetto importante che volevo evidenziare- conclude Maria Carmela- è la straordinaria partecipazione a questo evento, di persone che non frequentano abitualmente le varie attività parrocchiali. Quindi il tutto diventa un input a socializzare e fare comunione anche con queste persone che hanno accolto volentieri il nostro invito e questo per noi è già una grande vittoria. Anche perchè l’obiettivo del parroco, Padre Giuseppe Raimondi, vero e proprio segnale nuovo, è stato sempre quello di coinvolgere nelle varie attività quante più persone possibile, comprese quelle che non frequentano la Parrocchia”.