Redazione Due, Acate (Rg), 10 giugno 2015.- Sembra ormai inevitabile l’arrivo ad Acate di un Commissario regionale per l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2014. Dopo la mancata approvazione, per ben due volte dell’importante strumento finanziario da parte del consiglio comunale, si avvicina lo spettro del commissariamento e dell’eventuale scioglimento del massimo consesso civico, eventualità, questa, che tutto sommato potrebbe far comodo al sindaco Raffo il quale, con un sol colpo, si libererebbe dell’opposizione esterna e di quella, “interna” alla sua maggioranza avendo, così, anche più libertà ed autonomia nella composizione della propria giunta, senza dover più tener conto dei “vari equilibri”. Dicevamo un bilancio consuntivo reduce da ben due bocciature. Nel corso della prima seduta il bilancio consuntivo non ottenne lo sta bene in quanto, in quell’occasione, la maggioranza consiliare di “Uniamo Acate”, vicina al sindaco Raffo, si ritrovò in minoranza per l’assenza di due dei suoi componenti, per l’astensione dei quattro consiglieri di Forza Italia (ex Uniamo Acate) e per il voto contrario dei cinque consiglieri di opposizione del Movimento 5 Stelle. Al fine di scongiurare l’arrivo del Commissario, il massimo consesso civico è tornato a riunirsi, in seduta straordinaria, su convocazione del presidente Biagio Licitra, lo scorso otto giugno, anche in questo caso con una fumata nera. Ancora una volta, infatti, alla maggioranza sono venuti a mancare i numeri necessari per l’approvazione del Consuntivo, nonostante l’assenza di alcuni consiglieri delle opposizioni. Situazione questa che ha innescato un vespaio di polemiche ed il consueto “scaricabarile”, tra maggioranza ed opposizione sulle responsabilità del commissariamento ormai, dopo la seconda bocciatura, irreversibile. “Dopo aver bocciato qualsiasi nostro emendamento e tenutici fuori da qualsiasi confronto- hanno evidenziato in una nota i consiglieri di opposizione del Movimento 5 Stelle- oggi il sindaco Raffo e i consiglieri che ancora lo seguono, ci chiedono di fargli da stampella e di votare un lavoro che non condividiamo. Una proposta indecente che non potevamo che rifiutare”. “Al fine di scongiurare il commissariamento del Comune- continuano i pentastellati- il presidente del consiglio ha convocato una seduta straordinaria lo scorso otto giugno. Da parte nostra nulla era cambiato, il sindaco non aveva neanche tentato un seppur tardivo dialogo e, pertanto, abbiamo votato contro. Il sindaco avrebbe potuto blindare la sua maggioranza o quel che ne è rimasto, invece si è assistito a una seduta semivuota. Proprio per tali assenze dei consiglieri di maggioranza anche questa seconda opportunità è stata sprecata”. “La debolezza politica e l’eclatante incapacità di Uniamo Acate- hanno concluso i consiglieri del Movimento 5 Stelle- ha determinato il commissariamento del Comune per l’approvazione del bilancio consuntivo: il sindaco abbia per una volta l’onestà di assumersi le sue responsabilità”. Di parere opposto il vicesindaco nonché assessore ai Lavori Pubblici, Salvatore Li Calzi il quale contesta l’operato del presidente del massimo consesso civico, Biagio Licitra nel corso della seduta straordinaria dell’otto giugno. “Il presidente del consiglio, che non dimentichiamo è stato eletto con cinque voti del Movimento 5 Stelle e quattro di Forza Italia- ha sottolineato il vicesindaco- di sua volontà ha convocato un consiglio comunale straordinario per cercare di scongiurare il commissariamento. Una azione, questa, che mi viene difficile comprendere visto che si erano espressi già in modo contrario, senza nessuna motivazione politica. Improvvisamente, invece, vogliono evitare il commissariamento approvando il conto consuntivo”. “Il voto contrario del Movimento 5 Stelle era più che prevedibile, considerate le motivazioni politiche- conclude ironicamente Li Calzi- invece il gruppo di Forza Italia cosa ha fatto in occasione della seduta straordinaria? Non è venuto in consiglio dimostrando grande esempio di coerenza e responsabilità!!! Ora attendiamo di vedere la coerenza di alcuni davanti al commissario”. Per il neo presidente del consiglio comunale, Biagio Licitra, invece, la convocazione in seduta straordinaria dello scorso otto giugno, “era finalizzata ad un suo estremo tentativo di evitare l’arrivo del Commissario regionale”. “Se la maggioranza, nel corso di quella seduta consiliare, si fosse presentata al completo- ha sottolineato Licitra- grazie alle assenze in aula di alcuni consiglieri delle opposizioni, il consuntivo si sarebbe potuto approvare. Io ho fatto solo il mio dovere cercando di salvare il salvabile. Le responsabilità del fallimento sono da attribuire al comportamento della maggioranza”. Si attende ora l’arrivo del Commissario regionale il quale, dopo aver visionato il bilancio consuntivo lo riproporrà al consiglio comunale per l’eventuale approvazione procedendo, in caso contrario allo scioglimento dello stesso.