Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 22 maggio 2023.- Tra Acate e l’Emilia Romagna ormai c’è da tempo un forte e fraterno legame, consolidato spesso da un pezzo di “cuore acatese”. Un legame, purtroppo, dovuto, in modo particolare, ad eventi drammatici, ma non per questo privo di calore, di intensità, di amore e potremmo anche dire di eroismo. 29 maggio 2012, Concordia sulla Secchia in provincia di Modena, da alcuni anni vi insegna una maestra acatese di scuola primaria, Ermelinda Capizzi. Alle ore 9,05 una violenta scossa sismica del sesto grado da il colpo di grazia alla cittadina modenese, già ferita, paurosamente alle ore 4,00 del 20 maggio da una precedente scossa, per fortuna di minore intensità. Il 29, dopo giorni di continuo ed assiduo tremore si stava cercando di ritornare alla quasi normalità, pur sempre pronti a scappare al minimo oscillare delle abitazioni. E per non fare molto pesare ai bambini quella drammatica situazione le Scuole avevano ripreso a funzionare, anche se con molta cautela. Alle ore 9,05, il dramma. La maestra è in classe, una prima elementare, all’improvviso il finimondo, tutto inizia a tremare, dal soffitto cadono calcinacci, sui muri dell’aula compaiono le crepe. I bimbi sono terrorizzati. La maestra non si perde d’animo, li raccoglie tutti intorno a se, come una chioccia con i propri pulcini, noncurante della propria incolumità li protegge e li porta in salvo fuori riconsegnandoli ai propri genitori. Per questo gesto verrà ricordata in tutta Italia, grazie anche ai media nazionali, come: la Maestra eroina. Maggio 2023, nello stesso periodo, a distanza di undici anni, con precisa e paurosa puntualità, un altra tragedia colpisce l’Emilia e la Romagna: un’ alluvione senza precedenti, con morti e migliaia di senza tetto. Un evento ancora peggiore del sisma. Anche questa volta Acate è presente con un suo eroico figlio. Carmelo Gallo, da anni in terra romagnola per lavoro, si distinguerà per aver messo in salvo più di un centinaio di animali, destinati a morte certa per annegamento, insieme ad altri due suoi amici, muovendosi senza sosta, nel ravennate in un raggio di circa quindici chilometri e mettendo a rischio, per l’acqua alta e fangosa la propria vita. Un gruppo di eroici volontari definiti “I Gladiatori”. Carmelo gli animali li ama, infatti è un allevatore di cavalli, una passione che si porta da piccolo, quando viveva ad Acate. Pertanto non è riuscito a restare indifferente alle grida di aiuto lanciate dagli abitanti delle case rurali ormai stremati ed isolati dall’acqua i quali oltre che per la loro vita temevano anche per i loro animali, da cortile, da allevamento, da lavoro, da compagnia: quasi il loro tutto. Carmelo senza pensarci su due volte, si avventura verso i casolari isolati mettendo in salvo quanti più animali possibile. Riesce a muoversi a stento sommerso dall’acqua, ma l’amore verso questi esseri gli da la forza necessaria. Li salva, nei giorni successivi ritorna nelle stalle, nei casolari per controllare il loro stato di salute, il tutto con immensa gioia ed il sorriso sempre sulle labbra, nonostante i pericoli corsi. Ci auguriamo, pertanto, che nel prossimo futuro non ci siano più drammatiche situazioni, ne quasi decennali tragici appuntamenti e che gli acatesi soggiornino in Emilia solo ed esclusivamente per costruttivi motivi di lavoro, di svago o di villeggiatura, per trascorrere insieme al meraviglioso popolo emiliano e romagnolo momenti di puro divertimento e fratellanza.