Redazione Due, Acate (Rg), 6 giugno 2017.- In occasione delle celebrazioni del Due Giugno, ho ritenuto opportuno partire dal Presidio di Piazza Gramsci a Vittoria per fare della Festa della Repubblica un momento di riflessione e di lotta direttamente sul territorio, a stretto contatto con la gente, gli anziani, i giovani, i quali attendono un segnale forte di riconoscimento del loro ruolo, del loro impegno, della loro attività. Tutti insieme abbiamo voluto mandare un messaggio forte a tutte le autorità, ai politici ma, soprattutto, ai cittadini con la testimonianza della nostra presenza e della nostra vicinanza al popolo reale. Una espressione di solidarietà, in modo particolare, nei confronti della signora Rosetta Piazza, la quale sta mettendo a repentaglio la propria vita per affermare i valori del diritto e della libertà al lavoro e garantire un futuro alle nostre comunità e ai giovani. Una donna esemplare, che continua a lottare, nonostante le sue ormai precarie condizioni di salute, che l’hanno costretta al ricovero in ospedale. Ho stigmatizzato il silenzio assordante ed il totale disinteresse della Politica, del Parlamento regionale e nazionale verso l’azione di lotta di queste nobili donne. In tante occasioni abbiamo ribadito il dramma del Sud, della Sicilia: a Berlino, a Parigi, a Milano, a Marina di Ginosa, nelle pubbliche piazze. Ma notiamo, con rammarico, lo scarso interesse da parte di chi, invece, dovrebbe sostenere con forza e battersi al fianco di queste persone. Ebbene, come Sindaco e uomo del popolo che vive giornalmente tra la gente e ne coglie il disagio economico e la disperazione, le difficoltà di sopravvivenza, ho inteso dare una forte valenza etica e politica alla Festa del 2 Giugno, diversa dalle parate e vetrine di facciata, che vediamo in televisione. Ho preferito recarmi prima a Vittoria, per stare in mezzo ai lavoratori, ai Movimenti Riscatto, Altra Agricoltura, No Aste, quindi ad Acate, fra la nostra gente. Anche nella nostra Cerimonia acatese ho riconfermato il senso della Festa della Repubblica, che sostanzialmente è e deve essere Festa del popolo, di tutti i cittadini, di quanti nel passato e nel presente con il loro lavoro e col loro impegno in 71 anni hanno garantito libertà, sviluppo e progresso, e benessere per loro e i loro figli e nipoti. La Festa della Repubblica, pertanto, riveste un particolare significato e con stile e sobrietà va celebrata, interpretandola come momento di incontro con la comunità, di riflessione e di confronto. Proprio per questo un ruolo rilevante hanno avuto ed hanno gli alunni della nostra Scuola, con lodevoli interventi che ne fanno i veri protagonisti della Cerimonia (Lara Caruso, Miriana Geraci, Michel Famà).
Il Sindaco
Prof. Franco Raffo