Salvatore Cultraro, Acate (Rg) 10 febbraio 2023.- Continuano con sistematica cadenza i bollettini, quasi di guerra, emanati dal sindaco di Acate, Giovanni Di Natale. La situazione, come in altre realtà della Sicilia Orientale è a dir poco drammatica: caduta di alberi, strade impraticabili ed esondazione del fiume Dirillo e del suo affluente, il torrente Ficuzza che ha costretto a chiudere, in entrambi i sensi di marcia, un tratto della Strada Statale 115, Vittoria-Gela.”Il torrente Ficuzza, si legge in un recente comunicato del sindaco è straripato ed ha invaso la Statale 115. Il traffico è bloccato ed una macchina è rimasta impantanata ma fortunatamente gli occupanti sono riusciti a mettersi in salvo. Sono sul posto insieme a Gianni Longo con una pala meccanica per ogni evenienza. Il Dirillo ha rotto gli argini e ora è al massimo livello che ne permette il deflusso nel punto dove sono le paratie del Biviere”. Sempre per quanto riguarda la situazione del Dirillo e della relativa diga di Ragoleto, il primo cittadino ha emesso un ulteriore comunicato alle 13,00 avvisando che: ”si è attivato il sistema di protezione della diga che ha comportato l’attivazione automatica delle ventole che abbasseranno gradualmente il livello dell’acqua”. “La portata del Dirillo- si legge ancora nella nota-aumenterà di 10-20 metri cubi al secondo. E’ una operazione indispensabile per garantire l’incolumità della diga che ha raggiunto la capienza massima. Si ribadisce, pertanto, l’invito ad allontanarsi dagli argini del fiume”. Sulla drammatica situazione è intervenuto, con un comunicato stampa, anche l’avvocato Gianfranco Fidone, candidato a sindaco, alle amministrative di maggio, per la carica di primo cittadino. “Non ci sono parole- si legge nella nota- per descrivere la terribile situazione che sta affrontando il nostro territorio. Rivolgo, a nome mio e di tutto il nostro gruppo, la più totale solidarietà a cittadini, imprenditori che hanno subito danni gravissimi. Un ringraziamento agli operatori che stanno lavorando per la nostra sicurezza con l’auspicio che questa ondata di maltempo possa cessare presto. A fronte di una catastrofe naturale di tale portata servono misure straordinarie per Acate e gli acatesi. Mi chiedo anche come mai non si mettano in campo misure straordinarie contro il dissesto idrogeologico che è una delle prime emergenze del territorio e perché non si investa in prevenzione e manutenzione e mi riferisco alla pulizia dei corsi d’acqua. L’auspicio è che Palermo e Roma non rimangano sorde al grido di dolore del territorio, come troppo spesso purtroppo è accaduto”.