Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 19 aprile 2016.- Il piccolo centro ibleo, la terza domenica dopo Pasqua (quest’anno a causa della concomitanza con il Referendum del 17 aprile, la festa è stata posticipata al Primo maggio) ritrova uno dei suoi appuntamenti di prestigio con tradizione, storia e costume. Si tratta dei festeggiamenti in onore di San Vincenzo Martire, protettore di Acate, le cui spoglie mortali, donate nel 1700 da Papa Clemente XI al Principe di Biscari, Vincenzo Paternò Castello, sono custodite in una settecentesca urna in cristallo di Boemia, sull’altare maggiore dell’omonima chiesa. Una festa caratterizzata, fino a qualche anno addietro, da una grande attrazione, il “Palio”, una spettacolare corsa di cavalli con fantini che si svolgeva sul centralissimo Corso Indipendenza. La manifestazione, antica per tradizione, era un momento di grande attrazione, per la sua particolarità e spettacolarità, che richiamava, per tre giorni, dal venerdì alla domenica, nel centro ibleo, migliaia di forestieri provenienti da tutta l’isola. Purtroppo la presenza di, “elementi inquinanti”, legati al mondo delle corse clandestine e le pressanti proteste da parte delle varie associazioni animalistiche, hanno indotto le autorità competenti di Pubblica Sicurezza ad annullare il Palio, privando la cittadina iblea, nonostante le vivaci proteste delle autorità locali e dell’intera cittadinanza, di una importante e prestigiosa attrattiva. Al fine di compensare la perdita del Palio, i vari comitati che si occupano della programmazione e dell’organizzazione dei festeggiamenti hanno introdotto tra gli eventi, numerosi spettacoli equestri per mantenere ancora vivo quel legame storico tra il “cavallo” ed il “Santo”. Secondo la tradizione, infatti, nel 1700 le spoglie del Santo Martire, giunte da Roma, via mare, fino a Scoglitti, sarebbero state scortate dal borgo marinaro fino a Biscari (antico nome di Acate) da un nutrito gruppo di nobili cavalieri. E sempre per ricordare questo evento, un altra grande attrattiva, rappresentata dal Corteo Storico, con costumi del Settecento, affiancava il Palio. Al fine di non far rimpiangere la fastosità delle feste del passato, il comitato per i festeggiamenti, presieduto da Vincenzo Iacono e coordinato dal sindaco Francesco Raffo e dall’assessore al Turismo, Doroty Cutrera, hanno messo in cartellone una serie di iniziative di tutto rispetto, nonostante le notevoli difficoltà di carattere economico che recentemente l’Ente Comune sta vivendo. Il programma della festa prevede, infatti, per venerdì 29 aprile alle ore 17,00 una sfilata equestre per le vie del centro storico a cura dell’associazione, “I Cavalieri di Biscari”, accompagnati dalla banda, “Città di Acate” diretta dal maestro Ottavio Baglio. Alle 21,30 in Piazza Matteotti, serata musicale live con il gruppo, “Over Time Band”. Il pomeriggio di sabato 30, a partire dalle ore 16,30, vedrà nuovamente in scena “I Cavalieri di Biscari”, la Banda “Città di Acate” con l’aggiunta dei “Tamburi Imperiali di Comiso”, e l’esibizione di Alta Scuola: Scuderia Bordellino Fonti, Igor Ladelfa e Scuderia di Vincenzo. In serata, in piazza Libertà, spettacolo musicale con la cover band dei Pooh, “Pensiero”, a cui farà seguito un concerto di Giovanni Caccamo. La giornata di domenica sarà interamente dedicata alle sfilate di gruppi bandistici, equestri e folkloristici. Sul centralissimo Corso Indipendenza si esibiranno, a partire dalle 9,30, oltre ai gruppi già presenti il venerdì ed il sabato, anche gli sbandieratori, “Leoni Reali”e gli sbandieratori e musici “La Conca d’oro” di Mazzarino. Alle ore 20,00, invece, solenne processione per le vie cittadine con il simulacro del Santo Martire. I festeggiamenti si concluderanno domenica 15 maggio con il sorteggio della “Lotteria San Vincenzo” in Piazza Matteotti.

Di Salvatore Cultraro
Nato ad Acate. Nel 1986, ha conseguito la specializzazione quale Educatore per disabili in età evolutiva. Dal 1988 dirige il Centro di differenziazione didattica per disabili di Acate. Giornalista pubblicista, dal 1984 al 1990 ha collaborato con il Giornale di Sicilia di Palermo, dal 1991 al 2003 con la Gazzetta del Sud di Messina e dal 2004 al 2008 con la Sicilia di Catania. Nel 2009 ha diretto la redazione giornalistica dell’emittente televisiva locale “Free TV” di Comiso. Inoltre ha diretto il periodico "I 4 Canti" e dal 2001 al 2009 ha tenuto Corsi di Giornalismo presso le scuole elementari e medie di Acate e Vittoria. Appassionato di storia locale, negli anni Ottanta ha pubblicato alcune sue ricerche sulla presenza nel territorio di Acate di alcuni importanti siti rurali risalenti al periodo geco-romano e medioevale. Nel dicembre del 2013 ha dato alle stampe, unitamente al prof. Antonio Cammarana di Acate, un volumetto sull’antico Lavatoio Pubblico di contrada “Canale”.