Site icon ITALREPORT

Acate. Forza Italia, Circolo di Acate: “Il Presidente Bertoldo e l’articolo dueccinqnns”. Riceviamo e pubblichiamo.

Redazione Due, Acate (Rg), 23 febbraio 2015.- Bertoldo e l’articolo “dueccinqnns”, anche questa non fa parte della famosissima collana di racconti “Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno” è invece l’ennesima brutta figura del presidente nell’ultimo consiglio comunale tenuto venerdì scorso. Venerdì scorso si è tenuto un consiglio comunale per discutere su alcuni temi importanti e di forte impatto per la città, come la trattazione sulle modalità di costruzione dei loculi singoli al cimitero, l’approvazione di una proposta per la sistemazione dell’impianto di depurazione e la mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco presentata dal Movimento 5 Stelle e dal Presidente Bertoldo. Aperta la seduta, il gruppo 5 stelle propone di trattare per prima la mozione di sfiducia, perché ritenuta di primaria importanza; ovviamente la proposta è stata approvata. Fin qui tutto legittimo e nel rispetto delle norme e dello statuto comunale. Ma, il Presidente Bertoldo, recordman del salto della quaglia, per non venire meno alla sua alta incapacità ad esprimere il ruolo che gli è stato affidato invita il sindaco ad uscire dall’aula per la trattazione della mozione di sfiducia come previsto dall’articolo “dueccinqnns”. L’imbarazzo dei presenti era evidente, tant’è vero che il segretario generale chiede, una seconda volta, di quale articolo parlasse; ma, il presidente Bertoldo, recordman del salto della quaglia, non ricordando più cosa le avessero suggerito un attimo prima di entrare in aula si mette a “sparare” qualche numero con la classe che solo la Stefania Orlando può competere con il Bertoldo del lotto alle otto nominando 5 articoli che poi alla fine non si riferivano minimamente all’argomento in questione. Bene ancora una volta il presidente Bertoldo, recordman del salto della quaglia, dimostra la sua più totale incapacità a ricoprire quel ruolo affidatogli; ma va riconosciuta la sua più grande attitudine, ovvero quello di riuscire a far perdere dignità a tutto il consiglio comunale. Con la benedizione dei grillini (s)parlanti. “Ancora una volta – commenta il capogruppo Di Martino – dobbiamo constatare l’inadeguatezza del presidente che è chiamato a ricoprire la seconda carica più importante dell’ente e dovrebbe rappresentare tutto il consiglio comunale in maniera omogenea e paritaria, invece in ogni seduta si comporta come se fosse di parte adottando sempre due pesi e due misure. Questo è inaccettabile – conclude il capogruppo Di Martino – e fino a quando non sarà realmente sopra le parti noi lo evidenzieremo sempre. Serve a ridare quella dignità che il consiglio comunale sta perdendo”.

 

Exit mobile version