Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 26 febbraio 2024.- Pubblico delle grandi occasioni, che ha letteralmente affollato la seicentesca chiesa del Carmelo di Piazza Crispi ad Acate, sabato 24 febbraio in occasione della presentazione ufficiale del libro, “Romanzo Acatese”, edito dal professore e giornalista Emanuele Ferrera. Una massiccia presenza, ormai quasi lontano ricordo di un passato che fù, alla quale da tempo non si assisteva in occasione di simili eventi culturali. Un folto ed attento pubblico al quale ha fatto da cornice, in modo inedito, lo splendido Tempio Religioso, gentilmente messo a disposizione per l’evento dal reverendo parroco di Acate, don Mario Cascone il quale, da padrone di casa, ha aperto la carrellata dei saluti istituzionali ringraziando i numerosi presenti per l’affetto dimostrato nei confronti dell’autore e dell’evento in generale. Ai saluti del Parroco hanno fatto seguito quelli del Sindaco, avvocato, Gianfranco Fidone, del Presidente del Consiglio Comunale, dottoressa Cristina Cicero e dell’Assessore alla Cultura, avvocato Giuseppe Raffo. “Insieme all’Assessore alla cultura Raffo ed al Presidente del consiglio Cicero- ha dichiarato il primo cittadino- abbiamo evidenziato il pregio delle cronache acatesi dell’autore e sottolineato la lodevole destinazione in beneficenza della vendita dei libri, godendo degli spazi della Chiesa del Carmelo, autentico gioiello del nostro patrimonio artistico e culturale. L’opera del Professore Ferrera merita un posto all’interno delle librerie e nei cuori di tutti gli acatesi”. Il Sindaco ha parlato di lodevole iniziativa benefica in quanto la presentazione del libro rappresentava due importanti momenti : quello culturale, nel far ricordare e rivivere agli acatesi alcuni importanti episodi locali di cronaca, di tutti i colori, di sport, di religione, di attualità ecc, spaziando a 360° nella cronaca cittadina degli anni passati, e quello benefico, infatti, per volere dell’autore, l’intero ricavato della vendita del libro andrà interamente in beneficenza. A tal proposito una prima parte del ricavato, alla quale farà seguito quella delle future vendite del volume, è già stata donata, nel corso della serata, alla “Parrocchia San Nicolò di Bari”, alla “Caritas” parrocchiale, alla “San Vincenzo De Paoli” e all’associazione benefica, “Raffa sempre con noi”. Un gesto ammirato e lodato anche da Sua Eccellenza il Vescovo della Diocesi di Ragusa, Monsignore Giuseppe La Placa, il quale, non potendo essere presente all’evento per impegni precedenti, ha inviato un commovente messaggio all’autore, letto ai presenti dal professore Ferrera.
“Il libro di Emanuele Ferrera- ha evidenziato don Mario Cascone nel suo intervento- che raccoglie la lunga serie di articoli giornalistici da lui pubblicati nel corso di quarant’anni, esprime a chiare lettere il legame molto forte che egli ha sempre avuto con la comunità cittadina di Acate. Un legame fatto di presenza attiva e di inserimento organico nel tessuto sociale del paese, ma anche di apprezzamento per le realtà piccole o grandi, che ne caratterizzano la vita quotidiana”.” La lettura di questo testo- ha concluso il Parroco- è piacevole, chiara, scorrevole, di facile comprensione. Attraverso queste pagine, che percorrono decenni di storia e si soffermano su tutte le realtà più rilevanti del paese, si può avere una visione chiara di che cos’è Acate e si può crescere nell’amore per il proprio borgo natio”. Il professore e Filosofo, Antonio Cammarana, il quale ha curato anche l’introduzione del Volume, nel suo intervento ha tracciato un excursus professionale e di vita, dell’autore. “Egli maneggia con abilità la lingua e la piega agli usi più consoni- ha sottolineato Cammarana- scegliendo le soluzioni più adatte per ogni frase. Emanuele Ferrera ha creato un mondo di persone che alla morte contendono un sia pur microscopico spazio nel mentre si avviano a diventare luoghi della memoria e patrimonio storico-culturale di una terra a cui si chiede solo di conservarli con rispetto e amore”. Quindi è intervenuto l’ex Redattore Capo della redazione di Ragusa del quotidiano di Palermo, “Il Giornale di Sicilia”, Concetto Iozzia con il quale il professore Ferrera ha collaborato per tantissimi anni, durante la sua parentesi con il Giornale di Sicilia. “Ho avuto sempre grande rispetto nei confronti dei colleghi giornalisti- ha esordito Iozzia- i quali quotidianamente nelle loro città, piccole o grandi, vanno alla ricerca di notizie da sottoporre all’attenzione del redattore di turno. Emanuele Ferrera è stato uno di loro. Con la pazienza e la sagacia di un uomo di scuola ma, anche, con la curiosità tipica di un ricercatore, con il desiderio di arrivare quanto più vicino possibile alla verità. Sempre, però, con lo stile e l’educazione di un gentiluomo, mai calpestandola dignità o i sentimenti nel raccontare anche fatti di cronaca che avrebbero sollecitato i palati di tanti giornalisti d’assalto”. “Romanzo Acatese- ha continuato l’ex redattore- si dipana attraverso tanti fatti di cronaca che, rivisti a distanza di anni, riescono a stimolare il senso critico del lettore o, semplicemente, un ricordo o una parvenza di nostalgia”. Romanzo Acatese- ha concluso Iozzia- prima di avviare un piacevole dialogo con l’autore al fine di scoprire le motivazioni che lo hanno indotto a dare alle stampe il volume, “è un libro da custodire e da scoprire giorno per giorno, come un prezioso almanacco che racchiude storie e sentimenti”. Visibilmente commosso, il professore Ferrera, dopo aver ringraziato tutti i presenti per l’affetto dimostrato con la loro presenza, compresa una rappresentanza locale dell’Arma dei Carabinieri in congedo, ha raccontato come la sua “passione sviscerata per l’attività giornalistica” duri ormai da oltre quarant’anni. “I temi trattati in questo volume- ha evidenziato- sono i più disparati e le cronache soddisfano tutti i <colori> dei manuali di giornalismo. Il lettore, sfogliando queste pagine e contestualizzandole nel loro tempo, vedrà scorrere eventi e figure della nostra Comunità, non solo recenti e spesso sorprendenti. Storie e personaggi di cui si è persa perfino la memoria, problemi sollevati che in parte sono ancora presenti e che ciclicamente ritornano”. Nel corso della serata, alternandosi ai vari interventi, si sono potuti ascoltare alcuni passi del libro magistralmente letti dal professore Giovanni Lantino il quale, con la sua bravura recitativa, è riuscito a trasformare “fatti di cronaca” in vera e genuina prosa e poesia. A chiusura dell’evento, il professore Ferrera ha voluto donare a tutti coloro che, indistintamente, hanno contribuito alla riuscita dell’evento una Targa Ricordo.