Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 5 ottobre 2023.- L’interesse del Primo Barone, Guglielmo Raimondo Castello, nei confronti del feudo di Biscari, appena ricevuto in possesso, fu indubbiamente enorme, iniziando a costruirsi un castello con l’intenzione, anche, di fondare un villaggio, quello di Biscari. In circa cinquanta anni, come ci riferisce l’emerito parroco di Acate, il compianto don Rosario Di Martino nella sua opera “Notamento dell’antiqua Patronanza dello Biscare”, riuscì a costruire una buona parte del Castello: “una Torre grande fortificata, una prima sala, una camera e una cucina”. Quindi fece fabbricare dei merli sulla sala, “fece edificare una seconda torre, un’altra sala, una terza torre, una grande cucina unitamente a delle piccole camere. Fece costruire, infine, anche due Chiese, quella di San Biagio e di San Nicola, la fortezza del Casale, un abbeveratoio, un numero imprecisato di abitazioni ed un mulino ( si parla anche della costruzione di altri due mulini a testimonianza della notevole produzione di grano tanto che grosse quantità di grano furono vendute alle città di Palermo e Catania)”. Nasceva, così, realmente il villaggio di Biscari, mentre aumentava notevolmente, nel Regno di Sicilia, l’importanza del Barone, grazie anche all’interessamento del Senato di Catania che, sicuramente, voleva far ottenere a Guglielmo Raimondo un posto nel Parlamento Siciliano, come si evince da una lettera di “raccomandazione” (riportata da Don Rosario nell’op. Cit.) inviata dal Senato di Catania al Re, il 27 marzo XIII indiz. 1510 (Atti dei Giurati del Senato di catania 1509-1510 vol. 49 fol.38). “Sacra Cattolica Maestà- si legge nel documento- porge le umilissime suppliche…il magnifico messere Guglielmo Raimondo lo Castello, cittadino di questa vostra chiarissima città, avendo un suo feudo,chiamato lo Biscari, in questo feudo dieci anni addietro, non c’era alcun edificio ne abitazione, ma solamente terreno rustico; a poco a poco ,con la sua laboriosità, in esso ha iniziato un principio di alcuni bastioni con una torretta e un principio di castello e circa ottanta abitazioni, così come certificato per mezzo di testimoni si dimostra nella nostra banca…”.