Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 9 febbraio 2022.- Il 9 febbraio del lontano 1916 nasceva uno dei figli più illustri e rappresentativi di Acate (all’epoca Biscari) : il preside, Vincenzo Mezzasalma. Iniziò gli studi classici presso il Liceo di Comiso, unitamente a quelli che diventeranno i più cari amici di una vita: Bufalino, Brancato e Fiume. Durante il suo soggiorno scolastico a Comiso, oltre agli studi classici si dedicò anche allo studio ed al suono della tromba. In occasione dei suoi funerali, tenutisi nell’agosto del 1989 presso la Chiesa Madre di Acate, Gesualdo Bufalino nel suo intervento funebre così ricordò questa parentesi musicale, come riporta il prof. Gaetano Masaracchio in uno dei suoi scritti dedicati al preside Mezzasalma: “Quando suonava la cornetta Vicè, il suono che si levava sembrava quasi la preghiera alla luna, un suono cristallino che incantava specie quando Vicè suonava l’assolo della Casta Diva e della Norma.” Terminati gli studi al Liceo Classico di Comiso, consegui la laurea in Lettere presso l’Università di Catania.
Successivamente si stabilì a Vittoria, quale docente e Preside, pur mantenendo sempre vivo e costruttivo il suo legame con la città natia di Acate dove fu promotore dell’istituzione della Biblioteca Civica. “ Quando fu Preside della Scuola Media Vittoria Colonna di Vittoria- ricorda il professore Gaetano Masaracchio- nel 1974 ebbi la fortuna di essere alle sue dipendenze. Ebbi un Preside che era un vero e preparato professionista della scuola ed arricchii la mia conoscenza del personaggio che già mi era noto come uomo e politico amministratore acatese. Era il mio anno di prova per entrare nei ruoli ordinari della Scuola Media Statale Inferiore. Fu così che ebbi la conferma di quanto mio padre, suo amico d’infanzia e di gioventù, mi aveva raccontato sulle capacità professionali del Prof. Vincenzo Mezzasalma. Infatti con discrezione, dovendo relazionare sul mio operato, volle assistere ad una lezione in classe da me tenuta agli alunni di seconda media. Senza alcun preavviso entrò in classe e fece continuare la mia lezione davanti ad alunni attenti e interessati. Dopo, a lezione finita, andò senza fiatare e successivamente mi convocò in Presidenza per complimentarsi col paesano e figlio dell’amico Gioacchino. Dai suoi occhi traspariva tutta la soddisfazione per avere avuto un riscontro positivo su un docente particolare: acatese e figlio dell’amico, soddisfatto per il fatto che un viscarano sapeva interpretare alla perfezione lo spirito della riforma e se ne vantava con tutti. Vincenzo Mezzasalma era questo, il Viscarano orgoglioso di esserlo e soprattutto dei suoi concittadini specie se giovani”. Ad Acate il Preside Mezzasalma oltre che per le sue doti letterarie viene ricordato anche per il suo attivo impegno politico ed amministrativo. Attivista del Partito Socialista, nel 1952 venne eletto Sindaco di Acate, a guida di una lista civica che comprendeva al suo interno anche monarchici e missini, come racconta il prof Masaracchio. Negli anni Settanta ed Ottanta fu eletto Consigliere Comunale, sempre nella lista del PSI, ricoprendo anche la delega di Assessore alla Cultura ed alla Pubblica Istruzione. Anni, questi, che videro il concretizzarsi di importanti progetti cittadini quali l’istituzione della Biblioteca Civica “E. Maganuco” (intitolata ad un altro illustre figlio di Acate) e l’acquisto, durante l’amministrazione Salemi, dell’ormai quasi cadente Castello dei Principi di Biscari. Il 2 agosto del 1989, purtroppo, mentre si trovava a Milano in visita al figlio Marcello, un improvviso malore ne determinò la morte. “Con lui- ricorda il professore Masaracchio- scomparve una nobile figura di Acate, un uomo eclettico di grande cultura, orgoglioso della sua terra natia e che merita una pagina tra i personaggi illustri di Acate per non dimenticare”. (Foto di Acateweb)