Redazione Due, Acate (Rg), 24 maggio 2016.- Che fosse una eccellente poetessa era già risaputo infatti, più di una volta, abbiamo avuto modo di esaltarne le doti poetiche sulla nostra testata giornalistica. Una passione quella per la poesia che possiamo definire, “il primo amore” della sua vita. Il classico primo amore che non si dimentica mai. Stiamo parlando della giovane professoressa, Giovanna Carbonaro, originaria di Acate, piccolo centro dell’ex provincia di Ragusa, ma da tempo residente a Bologna, dove recentemente ha conseguito la laurea magistrale in Italianistica, Culture Europee e Scienze Linguistiche presso l’Alma Mater Studiorium a completamento della precedente laurea triennale in Lettere Moderne conseguita presso l’Università degli Studi di Catania. La sua grande passione, dicevamo, fin da piccola, è stata sempre la “poesia”. Ha partecipato a diversi concorsi e premi letterari. Nel 2001 si è piazzata al quarto posto con la lirica in dialetto siciliano “U pararisu miu” alla quinta edizione del premio di poesia e narrativa “Scrittori in erba degli iblei”. L’anno successivo alla sesta edizione del medesimo concorso ha ricevuto una menzione speciale con la lirica “Addio ad un amico”. Nel 2005, invece, ha vinto il premio letterario nazionale “Ninfa Camarina” per la sezione giovani con la poesia in vernacolo “Terra antica”. Nel 2015, infine, ha pubblicato la sua tesi di laurea, “Il bell’Antonio. Tra romanzo e film”. Ma la produzione letteraria della professoressa Carbonaro non si ferma, ormai, solo alla poesia, recentemente, infatti, ha dato alle stampe il suo primo lavoro di narrativa, “Gli amanti di novembre”. Un romanzo, con l’illustrazione di copertina a cura dell’artista bolognese Ivan mantovani, che si presenta estremamente gradevole sia per la trama, in cui parecchie donne si potrebbero immedesimare, sia per lo stile letterario semplice e scattante. Una donna e i suoi ricordi per un amore, che da ragazzina le ha riempito la vita strappandole l’anima. Uno di quegli amori impossibili che per questo diventano intriganti e indimenticabili. “Gli amanti di novembre”, “si pone come un romanzo di formazione al femminile, una storia di crescita e riflessione di una giovane donna, la quale, attraverso un amore sbagliato, raggiunge delle consapevolezze che la proietteranno nel mondo degli adulti, con tutte le responsabilità che ne conseguono”. La protagonista, Anna è una giovane trentenne del meridione che vive al Nord. “Come tutti quelli della sua generazione, è sopraffatta dal senso di fallimento, causato dalla crisi della società in cui si ritrova a vivere. Nonostante abbia un fidanzato, un cane, una casa non è felice perché non ha un lavoro stabile. Anna soffre anche di depressione a causa di un intervento all’utero. Un giorno anche il rapporto con il compagno entra in crisi. Ed allora che si fa vivo Filippo, l’ex di Anna. I due intrecciano così una relazione telefonica. Anna decide, pertanto, di raccontare la loro storia d’amore e scrive il racconto Gli amanti di novembre. Dopo averlo scritto, convinta di amare ancora Filippo, Anna molla la sua vita al Nord e torna al Sud con l’intenzione di riprenderselo. Avrà un’amara delusione, che tuttavia la farà riflettere”. L’introduzione al romanzo è stata curata dalla scrittrice acatese, Maria Teresa Carrubba. “Ogni libro- evidenzia la professoressa Carrubba- ha un suo perché, profondo o superficiale poco importa, Gli Amanti di Novembre, credo abbia la sua motivazione principalmente nel desiderio dell’autrice di scrivere, passione questa che, come afferma lei stessa, coltiva da quando era una ragazza. Eccoci, pertanto davanti ad una storia non autobiografica, ma certamente una storia che prende spunto dalla vita, e poiché tutto ciò che è autentico parte da ciò che si è vissuto, quindi ci appartiene in modo diretto e no. Con una scrittura semplice e diretta l’autrice ci racconta di Anna che sta al centro della scena, che fa fatica a diventare donna, come del resto succede alla maggior parte delle ragazze nel mondo reale, anche se la vediamo predisposta geneticamente ed educata, secondo la tradizione comune siciliana, a diventare una brava figlia, e forse una brava moglie e una brava mamma”. “Penso che tutti ci siamo trovati almeno una volta negli anni della nostra giovinezza, nei panni della protagonista- continua Maria Teresa Carrubba- e questo rende il racconto addirittura familiare, e credo, che da un punto di vista femminile possa coinvolgere ancora di più. Ognuno può immedesimarsi nei pensieri di questa giovane, nei sentimenti contrastanti che si fanno largo nella sua mente in seguito agli eventi che si trova ad affrontare, ognuno ha la possibilità di riconoscersi tra le righe. Lo scritto ci conduce verso una sensibilità, quella della protagonista,, che attraverso riflessioni, dubbi, sogni e paure, incarna perfettamente lo stato d’animo giovanile che si interroga sul vero significato della parola “amore” e le implicazioni che esso ha nella vita. Prese di coscienza, rivelazioni e nuove consapevolezze fanno da contorno ad un animo giovane che affronta e si scontra con la vita”. “Lo sguardo dell’autrice inoltre- conclude la scrittrice nella sua presentazione del romanzo- si posa particolarmente anche sui luoghi di ciò che l’angoscia e insieme la fa gioire, sul paesaggio autunnale, sulla nebbia brumosa e umida che investe le cose intorno. Ma quando tutto sembra perso un’idea si fa sempre più strada nella sua mente un’idea che l’allontanerà dalla tristezza per quell’amore sfumato e la riscatterà dando un senso alla sua vita con automatismi inaspettati”. Il romanzo, “Gli amanti di novembre”, può essere acquistato sul sito: www.ilmiolibro.it (un selfpublishing che si appoggia alla Feltrinelli come distribuzione) e in tutte le librerie Feltrinelli o sul sito on line della casa editrice: www.lafeltrinelli.it (http://www.lafeltrinelli.it/libri/carbonaro-giovanna/amanti-novembre/9788892314757).