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Acate. “Il problema del mancato pagamento dei dipendenti”. Riceviamo e pubblichiamo dal Presidente del Consiglio Comunale, Biagio Licitra.

Redazione Due, Acate (Rg), 6 febbraio 2016.- Con il presente documento intendo spiegare ai cittadini acatesi cosa è successo nel consiglio comunale del 03 febbraio e rimandare al mittente le stupide e meschine accuse che i consiglieri di Franco Raffo mi hanno rivolto. L’ordine del giorno era il “mancato pagamento dei dipendenti comunali, della ditta Busso e della COOS” che svolgono servizio a favore della amministrazione comunale. Un lavoratore che non riceve lo stipendio vive un vero e proprio dramma, sia per se stesso che per la propria famiglia. E allora io non ho esitato a convocare in via d’urgenza il consiglio comunale dietro richiesta di due consiglieri, anche se secondo lo statuto comunale servivano sei consiglieri. Mi accusano di avere violato lo statuto. Premesso che il presidente ha il potere di convocare in via d’urgenza il consiglio comunale di sua iniziativa, in ogni caso se il motivo della convocazione è importante, qual è il problema se faccio una forzatura dello statuto? In ogni caso erano presenti quasi tutti i consiglieri comunali, per cui se ci fosse stata la volontà di discutere il punto, la seduta poteva essere tranquillamente tenuta. Purtroppo a causa delle urla della consigliera Dorothy Cutrera e di Carmelo Di Martino, richiamati più volte all’ordine, la seduta era diventata ingestibile. Mi sono visto costretto a sospendere la seduta per tumulti. E tutti questi consiglieri erano così interessati al problema dei lavoratori da fare un intero comunicato solo su una parola che io avrei detto durante il consiglio (tumurri al posto di tumulti)! Si tratta dei consiglieri comunali di Uniamo Acate: Dorothy Cutrera, Isaura Amatucci, Vincenzo Eterno, Immacolata Licitra, Melania Formaggio ai quali si è aggiunto Carmelo Di Martino, che oggi ha nuovamente intrapreso la sua relazione di amorosi sensi con il sindaco Franco Raffo. Di certo se ne frega la consigliera Immacolata Licitra, visto che suo marito ha recentemente avuto un incarico dal sindaco Franco Raffo ben retribuito. E cosa gliene importa dei lavoratori senza stipendio alla consigliera Dorothy Cutrera, visto che ogni mese riceve dal comune la bellezza di 1.300 euro per fare l’assessore al Turismo quando la sua unica competenza è quella di urlatrice professionista durante i consigli comunali? Per non parlare di Isaura Amatucci, indimenticata presidentessa del consiglio comunale e oggi assessore ai Servizi Sociali che sta brillando per la sua incompetenza nel lasciare a piedi gli studenti pendolari. E cosa gliene importa a Vincenzo Eterno la cui fidanzata è stata nominata dal sindaco Franco Raffo componente retribuito del Nucleo di Valutazione? O Melania Formaggio, il cui padre ha gestito ogni festeggiamento acatese riscuotendo puntuali contributi comunali tramite l’associazione ASA13, di cui facevano parte anche il vicesindaco Li Calzi e il marito dell’assessore Cutrera, Licitra Gianni? A queste persone non importa nulla del mancato stipendio dei lavoratori. Io, a differenza loro, non ho esitato a convocare in via d’urgenza il consiglio comunale per cercare una soluzione politica al problema, invitando sindacati e Prefettura. Si vuole strumentalizzare una piccola forzatura dello statuto per attaccare il presidente del consiglio? Che lo facciano pure: per me prima delle liti politiche viene l’interesse degli acatesi. E questa sensibilità è provata dal fatto che non ho mai percepito un solo centesimo di indennità di carica, a differenza degli assessori che hanno promesso una amministrazione a costo zero e invece percepiscono  lo stipendio. Cari cittadini, ora sapete chi non ha voluto discutere questa problematica. Infine vorrei salutare calorosamente il consigliere Carmelo Di Martino, che un giorno è con Raffo e il giorno dopo lo pugnala: il tapiro dovrebbero darlo a lui, visto che l’anno scorso mi ha dato il voto (a suo dire) come presidente del consiglio e oggi mi attacca. Forse è ancora scosso perché è stato buttato fuori dal nostro gruppo politico: eppure noi lo abbiamo fatto democraticamente mentre la sua nuova comitiva lo umiliò pubblicamente in consiglio comunale sostituendolo come capo gruppo con Daniele Gallo. Caro Carmelo, non preoccuparti: tanto, conoscendoti, fra qualche giorno vorrai tornare nel nostro gruppo, noi siamo tutti cattolici e siamo sempre disponibili a riprendere la pecorella smarrita.

 

Il Presidente del consiglio comunale

Sig. Biagio Licitra

 

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