Acate. Intervento del sindaco Raffo alla Convention di “Energie per l’Italia”. Nota dell’amministrazione comunale.
Redazione Due, Acate (Rg), 5 aprile 2017.- Il sindaco di Acate, prof. Francesco Raffo, ha partecipato, sabato 1° aprile, alla Prima Convention Nazionale del neo Movimento, “Energie per l’Italia”, tenutasi a Roma. “Ho avuto l’onore di essere invitato dal leader del Movimento, Stefano Parisi, per portare la voce del Sud in un evento ricco di idee, entusiasmo e, soprattutto, contagiosa passione. Un Movimento, costituito da persone volitive, orgogliose, che rifiutano la rassegnazione e che vogliono ricostruire l’Italia, mi entusiasma. Due i Sindaci chiamati sul palco, per portare la voce del territorio, della base: una intelligente collega di Vedelago (Treviso), che ha parlato della sua esperienza di sindaco di un paese del Nord, ed io a rappresentare le problematiche del Sud, del mondo del lavoro, della crisi delle nostre aziende e dei drammi dei Sindaci, chiamati a gestire inimmaginabili criticità amministrative e finanziarie, e l’assenza della politica. La situazione economica e sociale e la sfiducia dei cittadini ci obbligano a radicali cambiamenti nella politica economica del Sud, privilegiando il patrimonio agricolo e turistico. Ma in primis si appalesa la necessità di riscrivere la Grammatica e la Sintassi della politica, rivedendo Lessico e Comportamento: bisogna uscire dai salotti, parlare con la gente, usare il linguaggio del popolo ma, soprattutto, ascoltare. La Pedagogia dell’ascolto deve essere il nostro Vademecum. La Filosofia del progetto la nostra strategia. Annullare le distanze create dai “Nominati” della politica, il primo comandamento. Rimettere in discussione tutta la politica economica ed estera dell’Europa, l’apertura ai mercati ed ai prodotti del Terzo e del Quarto Mondo, rimane una priorità. Ho chiesto con forza, pertanto, che il Movimento metta in discussione il Patto del Mediterraneo ed altri accordi simili, disastrosi per l’economia del Sud ed, in particolare, per la Sicilia, favorendo, invece, l’apertura ai mercati degli Stati emergenti, quali Cina, India e Russia, con l’eliminazione dell’embargo. Poi la riforma della Pubblica Amministrazione. Non è più tollerabile che un sindaco, eletto direttamente dal popolo, unico punto di riferimento dell’intera cittadinanza, nonché capro espiatorio di tutti i guai creati da altri, sostanzialmente ha solo potere “di indirizzo” e tutto il potere organizzativo e gestionale è nelle mani di funzionari e dirigenti, immuni da qualsiasi responsabilità. Bisogna, inoltre, dotare i sindaci degli strumenti legislativi e finanziari, affinchè, finalmente, possano risolvere i tre problemi che sono la causa prima del disastro finanziario dei Comuni: l’acqua, i rifiuti urbani e l’energia elettrica. All’attenta platea romana ho esposto la mia esperienza amministrativa in proposito e indicato le ricette risolutive. In sintesi quelle che ho presentato all’assise dell’Ergife nella qualità di sindaco del Sud d’Italia, su richiesta di Stefano Parisi, sono state alcune indicazioni per la stesura del “Manifesto” del neo Movimento e le linee guida del manifesto politico e programmatico delle imminenti elezioni regionali in Sicilia”.
L’Amministrazione Comunale