Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 14 dicembre 2017.- Nella piccola cittadina iblea una antica tradizione vuole che il giorno di Santa Lucia, al termine della messa serale, vengano accese le caratteristiche “luminarie”. Si tratta di enormi cataste composte da rami di alberi, tavole e materiale ligneo vario, preparate con cura nei giorni antecedenti la festa della Martire Siracusana, protettrice della vista. Un momento di fede, folclore ed anche di piacevole incontro. Infatti una volta ridotte in cenere le cataste di legna, che vengono allestite un po in quasi tutti i quartieri periferici della cittadina, si utilizza la brace ottenuta per trascorrere qualche oretta in compagnia, degustando ottime grigliate accompagnate da un buon bicchiere di vino novello. Anche quest’anno la tradizione si è ripetuta arricchendosi, oltre che degli elementi già descritti, anche di un piccolo alone di mistero. In uno di questi “falò”, infatti, è apparsa al centro delle fiamme una strana sagoma nera, immediatamente fotografata da una signora ed istintivamente associata, anche se con le logiche riserve del caso, con il corpo, o meglio con una apparizione della Santa Vergine Siracusana. “C’è chi può crederci e chi no. Ognuno è libero. Questa è una foto scattata ad una Santa Lucia vicino casa mia. Vicino al fuoco vi assicuro non c’era nessuno”. Questa la descrizione fatta dalla giovane signora, nota per la sua fede religiosa e per il fervente impegno, unitamente a tutta la sua famiglia, che quotidianamente dedica alle attività parrocchiali. Indubbiamente la sagoma che si intravede è abbastanza strana e come giustamente evidenzia la signora, che ha notato e fotografato lo strano fenomeno, accanto al fuoco non c’era nessuno, cosa impossibile considerata appunto l’elevata temperatura e la pericolosità dello schioppettio della legna. La signora, inoltre, ha aggiunto un ulteriore elemento che darebbe consistenza alla “strana visione” riportando un passo della descrizione del martirio della Vergine dove si legge, tra l’altro,:”…allora Pascasio ordinò che fosse cosparsa di pece e arsa sul rogo, ma neanche il fuoco la violò”. Suggestione? Semplice effetto ottico? Coincidenza dovuta ad un gioco di ombre e fiamme? Reale apparizione? Difficile, o meglio, impossibile affermarlo. Ognuno troverà la soluzione “giusta” ed “idonea”, in base alle proprie credenze religiose o meno e principalmente al proprio livello di “fede”. Un’ultima considerazione: qualcuno collegherebbe lo strano “fenomeno” con il consistente sciame sismico, che questa notte, alle 2,20 ha interessato parte della costa iblea senza per fortuna causare alcun danno. Quasi un segnale di protezione da parte della Santa.