Acate. Nota del Movimento 5 Stelle sul rinvio del consiglio comunale. Riceviamo e pubblichiamo.
Redazione Due, Acate (Rg), 16 novembre 2015.- “Venerdì il consiglio comunale non si è potuto riunire a causa della mancanza del segretario generale. Noi abbiamo appreso tale impossibilità solo una volta arrivati presso la sala consiliare, visto che nessuno si era premurato di comunicarcelo. L’assenza di sindaco, giunta e quasi tutti i consiglieri di maggioranza lascia intendere che loro sapevano che il consiglio non si poteva riunire. Il loro comportamento testimonia ancora una volta la totale mancanza di rispetto verso il nostro ruolo e la nostra persona. Tra di noi c’è chi venuto apposta da Catania lasciando in anticipo il lavoro per ripartire subito dopo: è corretto giocare in tal modo con le persone? Tra l’altro vogliamo ricordare che, a differenza del sindaco e della giunta, i quali hanno tradito i cittadini e ogni mese intascano la loro bella indennità, noi del Movimento 5 Stelle continuiamo a svolgere il nostro incarico senza percepire un centesimo, nemmeno per le spese. Ci chiediamo perché nessun segretario voglia lavorare ad Acate: c’entra qualcosa la spregiudicata politica del sindaco Raffo? Ovviamente segnaleremo tutto all’Assessorato regionale agli Enti Locali, così come segnaleremo l’inammissibile ritardo sul bilancio di previsione 2015 che per legge doveva essere approvato dal consiglio entro il 30 settembre ma che, a metà novembre, non è ancora stato presentato. Raffo ci invita nei suoi comizi a un confronto ma poi diserta i consigli comunali, l’unico vero posto in cui tale confronto dovrebbe avvenire. Fuori dall’aula, ancora una volta, abbiamo dovuto fronteggiare la tensione provocata dall’ottusità del solito provocatore. Chiederemo al Presidente del Consiglio e alle altre Autorità competenti di interdire l’accesso ai luoghi dove si svolge il consiglio comunale o quanto meno di intensificare la sicurezza perché non è possibile che, a ogni seduta, dobbiamo fare attenzione ai possibili disordini provocati sempre e solo dalla stessa persona, coniuge di un assessore”.