Redazione Due, Acate (Rg), 5 gennaio 2016.- Raffo ci ha abituati alle sorprese più esilaranti, e disastrose nel contempo. Dalla lettura dell’interrogazione proposta dai consiglieri Casì e Terranova, il cui contenuto approviamo integralmente e sosteniamo politicamente, emerge che il “tassatore” vuole destinare il convento dei frati cappuccini a chissà quale attività o finalità. Abituati alla furia distruttrice di Raffo, non vorremmo che il nostro preziosissimo bene culturale faccia la fine dello storico “abbiviraturi” (capolavoro artistico “andato perso” svariati decenni fa) o delle magnifiche basole in pietra che caratterizzavano le principali strade di Acate e che, disgraziatamente, proprio Raffo fece rimuovere. Trattandosi di un bene di altissimo valore storico e artistico, non vorremmo che anche questa maestosa struttura venga ridotta a bancarella o a barbecue per la sagra della salsiccia, a cui Raffo (noto per le splendide attività culturali avviate) è tanto legato. Prima di procedere ai passi che parrebbe voler compiere, studi per bene la disciplina giuridica dei beni artistici quale il nostro convento che, evidentemente, sconosce del tutto. Noi, dal canto nostro, seguiremo passo dopo passo le mosse del sindaco. Acate e la sua storia vanno salvaguardate dalla inaccettabile opera di devastazione che il “tassatore” sta inesorabilmente compiendo.
Il Presidente
Ing. Giuseppe Di Natale
Il Segretario
Gianpippo Busacca