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Acate. Partito Democratico. Festa del 1° Maggio: “La festa dei lavoratori”. Riceviamo e pubblichiamo

Redazione Due, Acate (Rg), 1 maggio 2020.- “In questo 1° Maggio che potremo ricordare come quello “del lavoro perduto” ascoltiamo gli appelli del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di Papa Francesco, di “imprenditori buoni” (così definiti dal Papa “quelli che custodiscono i lavoratori come fossero figli”), del segretario PD Nicola Zingaretti, dei sindacalisti e degli economisti più avveduti, da altre menti illuminate.

Il Circolo PD di Acate augura a tutti, ed in specie ai lavoratori ed ancor più a quelli che maggiormente soffrono la crisi economica aggravata dal coronavirus, di trascorrere in serenità questa giornata festiva istituita per ricordare il sacrificio di tanti lavoratori e dei più deboli.

BUON PRIMO MAGGIO A TUTTI

Anche il PD locale si sente impegnato e vuole che:

– l’impegno di tutti sia massimo e concentrato per governare il cambiamento; senza tatticismi o populismi per qualche voto in più come si sente sbraitare da qualche forza politica;

– la crisi economica, già preesistente e solo scatenata e dilatata a dismisura dall’epidemia di coronavirus, sia il fatto scatenante per “riprogettare il Paese” sfruttando la ripartenza;

– le leggi, gli Enti, la burocrazia, i cittadini stessi vadano a premiare quella parte che è l’imprenditoria sana; per riscoprire, premiare e rivalutare la “funzione sociale dell’impresa” disapplicata e sopraffatta dall’avvento della globalizzazione che invece ha premiato il nefasto concetto “gli affari sono affari”, l’uso spregiudicato del denaro per fare altro denaro e che ha portato alla concorrenza più spietata tra i lavoratori, alla concorrenza tra gli ultimi;

– ora sia “sostegno a tutti, nessuno deve rimanere indietro” come afferma Zingaretti;

– si concretizzi subito una rivisitazione vera ed una sostanziale applicazione della fiscalità, equa, indispensabile: “andare a prendere i soldi dove ci sono” come dice Landini, e quindi lotta vera all’evasione (insopportabile e troppo a lungo tollerata specie in Italia) che impedisce lo sviluppo organico del Paese e corrode il welfare a danno delle classi più deboli, dei meno fortunati;

– non siano più tollerate le fiscalità di vantaggio applicate da alcune nazioni europee (come l’Olanda) che pratica la concorrenza sleale -un paradiso fiscale che arricchisce i già ricchi e le  multinazionali- a danno dei bilanci delle altre nazioni europee; azioni che anche all’Italia hanno sottratto rilevanti entrate da tassazione;

– non ci siano più così tanti schiavi, costretti a lavorare per sopravvivere (concetto esternato dal Papa) e quindi sia eliminato con i fatti, e non solo con parole e proclami, lo sfruttamento che ciclicamente viene a ribalta in specie in particolari zone del Paese.

Ci sentiamo vicini ai cittadini che più soffrono fisicamente e/o per la mancanza di soldi questa drammatica situazione. A loro vanno i nostri migliori auguri. Ed in questo particolare momento in cui occorre essere uniti, maggioranza ed opposizione, perché la situazione grave richiede la coesione nazionale, comprendiamo lo sforzo dei nostri governanti che sono alle prese con il più drammatico momento della storia repubblicana.

Un nostro grazie va altresì a medici ed infermieri, che stanno fornendo l’immagine straordinaria dell’Italia operosa, coesa nel momento del bisogno, nonché agli scienziati che stanno studiando come uscire dall’epidemia.

 

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