Acate. Partito Democratico: “Prima gli interessi degli italiani”. Riceviamo e pubblichiamo.
Redazione Due, Acate, (Rg), 11 aprile 2020.- “Oggi l’Italia dovrebbe avere una sola voce per essere più forte in Europa. Invece l’opposizione, pur di screditare il Governo, con menzogne e falsità, non fa altro che indebolirne il ruolo. Nonostante tutto, nei giorni scorsi, alcuni risultati importanti sono stati raggiunti. Ma per l’opposizione tutto deve essere offuscato attraverso l’uso di fake news. E con maestosa menzogna tutto deve essere buttato in “caciara“. Tentiamo di ricostruire un pò di storia, con carte e dati alla mano. Il Fesf prima e il Mes poi sono stati preparati e decisi a livello europeo nel 2010-2011 con l’Italia rappresentata da Silvio Berlusconi nel Consiglio europeo e da Giulio Tremonti nell’Ecofin. Quel governo reggeva sull’alleanza PDL e Lega. La Meloni ne faceva parte come ministro per il PDL, Matteo Salvini era Eurodeputato per la Lega. La decisione di istituire il Mes fu presa a livello Ecofin il 9-10 maggio 2010, con la precisazione che “ la sua attivazione sarà soggetta a forte condizionalità, nel contesto di un sostegno congiunto Ue/FMI, e avrà termini e condizioni simili a quelli del FMI ”. A livello di Consiglio Europeo il 25 marzo 2011 i Capi di Governo ribadirono che «la concessione di qualsiasi assistenza finanziaria necessaria nell’ambito del meccanismo sarà soggetta a una rigorosa condizionalità ». Anche se poi (a cose fatte) viene ratificato successivamente nel 2012 dal governo Monti. Sempre nel 2011, il Governo Berlusconi-Meloni-Lega, accettò di raggiungere il pareggio strutturale del bilancio non nel 2014, traguardo fissato per tutti i paesi della Eurozona, bensì, solo per l’Italia, già 2013. Tutti i leader sovranisti europei, amici e alleati di Salvini-Meloni, hanno ostacolato le proposte del governo italiano. Il richiamo ai fatti dovrebbe indurre a maggiori lucidità. Il 23 Aprile ci sarà il Consiglio Europeo, nella lotta alla pandemia e alla difficile situazione economica, tentiamo, una volta tanto, di essere compatti e di permettere a Conte-Gualtieri di rappresentare l’Italia con una sola voce”.