Acate. Ricordato dai fratelli con una Targa il compianto Giovanni Di Martino.
Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 24 agosto 2020.- “IN MEMORIA DI GIOVANNI DI MARTINO (1945 – 2019) PER L’IMPEGNO PROFUSO, INSIEME A BIAGIO DISTEFANO, PER LA VALORIZZAZIONE DI QUESTO ALTARE BAROCCO ACATE 23 AGOSTO 2020 I FRATELLI FILIPPO E MARIA STELLA DI MARTINO”. E’ questo il testo di una significativa Targa Commemorativa, in memoria del compianto Giovanni Di Martino, svelata e benedetta dal reverendo parroco di Acate, Don Giuseppe Raimondi nel corso di una commovente cerimonia tenutasi domenica sera 23 agosto nella Chiesa Madre, al termine della Santa Messa serale ed affissa sul retro dell’Altare Maggiore della Chiesa intitolata a San Nicolò di Bari.
“Lo smontaggio dalla Chiesa di C.da Pirrera- spiega Gino Distefano, Direttore delle Poste in pensione nonché estimatore di Arte, in particolare quella Sacra e fraterno amico di Giovanni Di Martino- in totale e non rimediabile degrado, e la successiva ricostruzione come Altare Maggiore presso la Chiesa Madre di Acate, ha inizio da un nostro sopralluogo in data 18 ottobre 2008. Le foto fatte in quella occasione sono state consegnate al Parroco del tempo Don Rosario Di Martino, con auspicabile impegno comune a ricercare l’ultimo proprietario, richiederne la donazione e, dopo le autorizzazioni della Sovrintendenza, ricollocarlo nella Chiesa Madre. La donazione è avvenuta il 7 gennaio 2009 da parte della Famiglia Salibba. Da quel momento ha inizio la nuova storia dell’Altare, conclusasi felicemente nell’ottobre 2009 con la inaugurazione e la dedicazione”. Tra i promotori di questa lodevole iniziativa culturale, quindi,ci fu anche l’ormai scomparso Giovanni Di Martino il cui impegno vuole essere tramandato per sempre ai posteri con l’affissione di questa significativa Targa. Come già evidenziato da Distefano l’altare risale al 1682 ed era originariamente ubicato nella ormai cadente ed abbandonata chiesetta del caseggiato rurale delle Case Campailla, in contrada Pirrera. Una Masseria fatta edificare dai Conti Naselli di Comiso. Quello che restava dell’artistico Altare fu subito donato, a suo tempo, a seguito della richiesta dell’emerito parroco don Rosario Di Martino e dei suoi collaboratori, dalla famiglia Salibba- Sapiente in memoria del dottor Giuseppe Salibba. L’Altare fu sapientemente smontato e ricostruito dall’artigiano locale Orazio Sanzone a spese della famiglia Nicaso Michele in memoria della moglie, la maestra Rosaria Zambuto. Quindi il caratteristico Altare fu magistralmente restaurato, a titolo gratuito, dal noto Maestro d’Arte, Saro Morando, coadiuvato dall’aiutante Angelo Cammarana.(Le foto della cerimonia di affissione della Targa sono di Gino Distefano).