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Acate.Seduta Consiglio Comunale: la Lista “Caruso Sindaco”, abbandona l’aula per protesta.

Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 14 dicembre 2023.- Sembra terminato l’idillio tra la maggioranza consiliare di “Acate Punto a Capo”, la quale sostiene l’attuale sindaco Gianfranco Fidone ed il gruppo di opposizione rappresentato dalla “Lista Caruso”. E sembrano anche sfumare le speranze in un futuro politico “diverso” fatto di collaborazioni e non di scontri tra maggioranza ed opposizione. Sei mesi circa di ottimi rapporti i quali hanno caratterizzato questo inizio di amministrazione locale, tra l’ammirazione dell’intera comunità, convinta che “con i giovani” fossero finiti i tempi “dell’odio politico”. Probabilmente, non saranno tutti giovani. Purtroppo così non è stato e, come già evidenziato, la favola è tornata ad essere la realtà politica di sempre. Molti sperano solo che si tratti di “atteggiamenti di facciata”, finalizzati a nascondere i “nuovi modi di amministrare” che, i “giovani” consiglieri sentono nel loro cuore di portare avanti per dare un netto taglio con il passato. Ma veniamo ai fatti, relativi ad una movimentata seduta consiliare, quella di martedì 12 dicembre, terminata con l’abbandono dell’aula da parte del gruppo di opposizione per le motivazioni di seguito espresse in un pubblico documento. “Nella seduta consiliare del 12/12/2023- si legge nella nota della Lista Caruso- (data di incontro accettata dal capogruppo solo perché il presidente del Consiglio indicava tale data come giorno ultimo di presenza del capo dell’Ufficio Affari finanziari, dott.ssa Di Martino, già dimissionaria e non presente comunque alla seduta) i consiglieri di minoranza del gruppo Caruso Sindaco hanno abbandonato l’aula dopo:

-la mancata accettazione dell’inclusione dei locali del macello nei beni da valorizzare od alienare (un rifiuto giustificato solo da cavilli e non per motivi sostanziali o legali);

-l’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche nonostante fosse stato messo in evidenza l’erroneo riferimento ad un decreto cassato e non modificato che può invalidare l’approvazione stessa del bilancio;

-il diniego al rinvio della trattazione del punto 4 all’O.d.G. riguardante l’approvazione del bilancio di previsione 2023/2025, legittimamente richiesto al fine di avere qualche giorno in più per la lettura accurata e l’analisi approfondita del documento.

Questi fatti sono solo la punta dell’iceberg di un atteggiamento da parte della maggioranza che lascia l’amaro in bocca e che induce a fare delle riflessioni.

Innanzitutto è opportuno ricordare che il ruolo del consigliere di opposizione è importante quanto quello di maggioranza, e che l’esistenza di una opposizione istituzionalizzata è una delle grandi conquiste della storia della democrazia”.  “Se è vero che- conclude la nota esplicativa dell’opposizione- in virtù del servizio alla democrazia e in difesa dell’interesse della collettività, chi siede in minoranza ha il compito di vigilare sull’operato di chi amministra, di consultare accuratamente i documenti da approvare, di dare suggerimenti e fare proposte, di comunicare all’esterno ciò che avviene all’interno dell’Istituzione, è altrettanto vero che la maggioranza ha il dovere morale di ascoltare e favorire la partecipazione della minoranza, creando le condizioni necessarie di dialogo e di ascolto. Ebbene, l’atteggiamento di totale chiusura avuto ieri dalla maggioranza e le battute a volte anche molto offensive rivolte ai consiglieri di minoranza, fanno ben comprendere come l’attuale maggioranza non assuma un comportamento consono nel rispetto anzitutto della stessa istituzione che rappresentano e di chi intende invece confrontarsi in modo costruttivo e corretto. Sia ben chiaro all’attuale Amministrazione che la passività e il silenzio non sono e non saranno mai tratti distintivi del gruppo consiliare Caruso Sindaco. Il nostro impegno non sarà mai compiacente e non accetterà compromessi, ma sarà costantemente rivolto alla partecipazione  democratica, al senso di responsabilità per scavare nelle cose che forse qualcuno vorrebbe lasciare nell’ombra e per proporre soluzioni e alternative per il bene della nostra città”.

Considerato che gli undici, giovani, consiglieri comunali, fino ad ora, avevano fatto quasi una estrema tenerezza per le loro buone intenzioni di collaborazione, essendo tra l’altro anche carissimi amici tra di loro, e sicuri che non si faranno “manovrare” da nessuno, dedichiamo loro, a conclusione di questa notizia giornalistica, alcuni versi di una nota canzone di Antonello Venditti: Compagno di Scuola, “Mezzogiorno, tutto scompare, avanti! tutti al bar. Dove Nietsche e Marx si davano la mano e parlavano insieme dell’ultima festa e del vestito nuovo…”.

 

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