Acate. Il sindaco Raffo incontra il presidente dell’Inps Boeri. Nota dell’amministrazione comunale. Riceviamo e pubblichiamo.
Redazione Due, Acate (Rg), 31 ottobre 2016.- Il Sindaco di Acate, prof. Francesco Raffo, ha partecipato, su invito della Camera di Commercio, al recente incontro tenutosi presso l’ex Provincia di Ragusa, con il presidente dell’INPS prof. Tito Boeri, sul tema: “Crescita e stato sociale”. Dopo la lucida analisi della situazione ragusana rappresentata dal Segretario Generale della Camera di Commercio, dott. Carmelo Arezzo, e l’autorevole e dotto intervento del Prof. Boeri, ha preso la parola il Sindaco di Acate, il quale “ha preferito focalizzare l’attenzione sopratutto sulle problematiche del lavoro, come premessa necessaria e propedeutica all’esame del “Caso Ragusa”, dove lavoratori e imprese sono vittime di una crisi non casuale o estemporanea ma dovuta a fattori storici e politici; fattori che indubbiamente pesano e peseranno come macigni sul futuro previdenziale di chi un domani dovrà andare in pensione ormai su base contributiva”. “Un teorema semplice da comprendere – ha continuato il Sindaco Raffo – perché pochi contributi determineranno conseguentemente una pensione da fame. Quale, dunque, il futuro dei disoccupati, dei lavoratori che presentano 51 o 101 giornate lavorative? Quale il futuro di tanti giovani disoccupati o sottoccupati o di chi inizia in età avanzata a lavorare se ormai contano i contributi versati”? Oltre a porre all’attenta platea questi importantissimi quesiti non è mancato, poi, un suo accenno al problema dei problemi, cioè alla mancata crescita economica della Sicilia, spesso anche causata da una burocrazia che soffoca l’imprenditoria, l’innovazione, il necessario cambiamento. “È assurdo- ha continuato il Sindaco- che un territorio come quello acatese che produce eccellenze agro-alimentare, viti-vinicole e floreali che il mondo intero ci invidia, con aziende che occupano i primi posti nelle esposizioni internazionali (Fruit Logistica di Berlino, Salone Internazionale dell’Agricoltura di Parigi, Viti-vinicola di Verona, ecc), debba subire una crisi irreversibile per colpa di altri. Una cosa è certa: abbiamo imprenditori di riconosciuta eccellenza, ma lasciati soli. Infatti nessuno ha il coraggio di parlare delle cause prime e penalizzanti, come il Patto del Mediterraneo, del Marocco, il Patto Euro-Mediterraneo, e della follia dell’embargo alla Russia, nazione privilegiata del commercio con la Sicilia e che ha sempre assorbito gran parte della nostra produzione agricola. Dunque è fuor di dubbio che una crisi di tal portata e una disoccupazione senza controllo sono la premessa ad un futuro pieno di incognite per la comunità siciliana, ragusana e, soprattutto, per i nostri giovani, che oggi non hanno un lavoro e domani non avranno una pensione”. Il Sindaco ha concluso il suo apprezzato intervento con un appello rivolto ai politici presenti e al Prof. Boeri: “La situazione peggiora di giorno in giorno- ha sottolineato con molta amarezza- ed è messa a dura prova la tenuta sociale di oggi e, soprattutto, di domani. Bisogna parlare con il mondo del lavoro e intercettare i veri bisogni della gente, dei lavoratori e delle imprese, presentando una strategia vincente, partecipata e condivisa. La spaccatura tra paese legale-virtuale e paese reale è sempre più marcata. Il tempo è quasi scaduto. Siamo consapevoli che per fare questo è necessario riscrivere la grammatica della politica e del linguaggio politico. Si tratta di una rivoluzione culturale. E’ difficile, ma è indispensabile. L’assenza delle istituzioni e l’approccio approssimativo alle problematiche del disagio sociale e del lavoro sono il male maggiore. Il tema del lavoro e quello delle pensioni devono occupare subito il primo posto nell’Agenda dei Governi regionale, nazionale ed europeo. Sono Beni non negoziabili né rinviabili. Altrimenti il buio…per tutti, nessuno escluso”.