Addosso a Totò Cuffaro per una Grazia non richiesta. Ma che fine ha fatto l’iniziativa di Stefania Prestigiacomo?
Ancora una volta ci occupiamo di una Persona che ha goduto per tanto tempo della benevolenza del popolo siciliano che lo aveva eletto Governatore della Sicilia.
Si tratta di Totò Cuffaro il quale, secondo un’opinione sempre più diffusa, sta pagando un prezzo di giustizia un po’ sproporzionato.
Infatti a fine 2013 gli è stata negata la possibilità di essere utilizzato ai servizi sociali ed addirittura quest’anno di visitare la propria madre anziana e sofferente.
Oggi viene fuori che Totò vasa,vasa nei mesi scorsi avrebbe presentato una richiesta di Grazia al Presidente dimissionario della Repubblica. La cosa è stata smentita dall’interessato che per fare ciò ha dovuto dissociarsi dalla richiesta non fatta da Lui ma dalla propria Madre.
Infatti in merito alla notizia pubblicata oggi da alcuni organi di stampa relativa alla richiesta di grazia presentata dall’ex Governatore della Regione Siciliana, Totò Cuffaro, interviene oggi il diretto interessato che per il tramite del proprio fratello chiarisce la questione:
“Avendo appreso per la prima volta oggi, nel corso della quindicinale telefonata consentitami dalla legge ai miei familiari, dell’istanza di grazia presentata da mia madre il 27 febbraio 2014, pur comprendendo il suo stato d’animo e la sua sofferenza per la mia assenza ed essendole grato per i continui gesti d’amore che non smette mai di manifestarmi, sono costretto a disobbedirle e a manifestare il mio dissenso verso tale richiesta”.
Questo è quanto traspare dall’incontro odierno in carcere tra Il detenuto Salvatore Cuffaro ed i propri familiari. Com’è noto Totò Cuffaro ha già scontato la maggior parte della pena nel carcere di Rebibbia.
L’ex Presidente ha aggiunto:
“ Non accetterei alcuna concessione di Grazia – ha proseguito Cuffaro – non accetterei alcuna carità. Da uomo di fede ho grande rispetto per la Carità, che rappresenta uno dei più grandi sentimenti carismatici religiosi. Ma nelle condizioni in cui mi trovo, chiedo solo che mi vengano riconosciuti i miei diritti di detenuto e non la carità. Potrei accettare ed auspico, invece un provvedimento di giustizia rivolto a tutti coloro che si trovano nelle mie medesime condizioni”.
A questo punto noi prendiamo atto del chiarimento dell’ex Governatore ma visto che riprendiamo il caso Cuffaro vorremmo sapere che fine ha fatto la richiesta di Stefania Prestigiacomo, di tanti altri parlamentari e l’apertura di un’inchiesta da parte del Ministro della Giustizia Orlando.
Sarà concessa, forse per l’ultima volta al detenuto Salvatore Cuffaro d’incontrare la propria Madre?
Carmelo Raffa