Il celebre gioco di fuga dalla stanza, conosciuto anche come “Escape Room Game”, arriva a Perugia dopo aver riscosso elevato interesse in tutto il mondo
Perugia, 21 aprile 2016 – Adventure Rooms Perugia aprirà la propria Stanza (in realtà saranno ben due le stanze) il 21 Aprile 2016 alle ore 18:00, presso il Centro Intrattenimento Borgonovo, in loc. Centova. Chi ha provato questo gioco assicura che si tratta di un’esperienza unica, avvincente ed estremamente divertente. “L’idea – spiega Cristian Bonella, Responsabile di Adventure Rooms Perugia – è nata qualche anno fa in Giappone e poi ha contagiato l’Europa, Canada e Stati Uniti, diventando il gioco dal vivo più ricercato ed apprezzato nel settore. Non c’è niente di pauroso o di horror, si tratta di una sfida d’intelligenza, adatta ad adulti e anche ai bambini, dai 12 anni in su.” Come funziona il gioco? Prima di tutto bisogna prenotarsi sul sito perugia.adventurerooms.it e “La Sfida” è aperta a gruppi di persone dai 2 ai 6 componenti. Il gioco prevede che i partecipanti dovranno usare a proprio vantaggio una serie di oggetti e utilizzarli in modo non convenzionale, per riuscire ad avanzare fino a trovare l’uscita. Gli sfidanti saranno sorvegliati da un “Game Master”, per tutti i 60 minuti che resteranno all’interno della “Stanza” con telecamere ad infrarossi di ultima generazione. Molta cura è infatti riservata ai dispositivi tecnologici del gioco, cruciali per un’esperienza entusiasmante. “Crediamo – affermano Luca e Massimo Patoia, gli imprenditori perugini fondatori dell’Antares Planet srl, che hanno fatto dell’intrattenimento la propria “mission” e che hanno voluto portare l'”Adventure Rooms” in Umbria – che per Perugia sia un vero e proprio prestigio potersi “fregiare” di un’attrazione di questo genere, conosciuto in tutto il mondo e che fissa una nuova frontiera nel gioco in prima persona, dal vivo. All’Estero le aziende usano queste proposte per il team building dei propri dipendenti, e siamo certi che in Umbria potrà essere apprezzato anche da turisti e studenti universitari”.