Altra proficua giornata di lavori presso lo Spazio cultura “Meno Assenza” di Pozzallo, per ricordare il 114esimo anniversario della nascita di Giorgio La Pira
POZZALLO (RG) – La sessione del lavori mattutina é stata dedicata interamente alle scolaresche di Pozzallo. Tutti gli istituti scolastici della città hanno partecipato inviando una delegazione di studenti. Per tracciare un profilo del Sindaco Santo da tramandare alle giovani generazioni, é stato proiettato il film “La Cittá posta sul monte”, il cui testo é stato scritto dal prof. Nino Giordano che, al termine della proiezione, ha dibattuto con i ragazzi sugli insegnamenti che Giorgio La Pira ha lasciato in eredità al mondo intero. La sessione pomeridiana é stata introdotta dal coordinatore scientifico della manifestazione, prof. Salvo Latino, ed ha visto gli interventi dello storico Pier Antonio Carnemolla, che ha ripercorso alcuni tratti salienti della vita di Giorgio La Pira, contestualizzandola al periodo storico in cui visse e ricordando alcune frasi del professore come quella in cui non si definiva “profeta” ma come un uomo che osservava con molta attenzione ciò che stava accadendo nel mondo, anticipando così quelli che sarebbero stati gli esiti delle scelte di determinati leader mondiali.
L’intervento che ha coinvolto maggiormente il pubblico presente é stato, senza alcun dubbio, quello del prof. Fabrizio Fabbrini, unico assistente di Giorgio La Pira durante il periodo di insegnamento universitario. Fabbrini ha spiegato, tra le altre cose, come il prof. La Pira fosse stato il maggior teologo della Madonna Assunta e come nelle cittá siciliane di Mazara del Vallo e di Pozzallo debba essere insediata e posizionata la Tenda di Abramo, come punti di riferimento per il dialogo culturale e religioso nel Mediterraneo. Fabbrini ha spiegato anche come il mondo intero si sia chinato davanti alle veritá proclamate da Giorgio La Pira e come la città di Pozzallo meriti il premio Nobel per l’accoglienza, visto che con grande dignità, da tantissimi anni, accoglie chi arriva dall’Africa.
Il professore Nino Giordano ha sottolineato come Giorgio La Pira invitava a rischiare, a superarsi, a puntare in alto, affermando anche come il politico non deve limitarsi a guardare e constatare i fatti, ma come il suo compito principale sia quello di agire.
Giordano ha auspicato ed invitato la cittá di Pozzallo a far nascere un movimento politico avente le solide basi del pensiero lapiriano. Giorgio La Pira, infatti, deve essere un punto di riferimento per far qualcosa di concreto anche nella nostra Sicilia e nell’area Mediterranea.
I lavori sono stati conclusi da Don Salvatore Cerruto, il quale, dopo aver sottolineato come la città di Pozzallo, che conta circa 19mila abitanti, nel corso dell’anno scorso abbia accolto circa 16mila migranti in maniera “ordinaria”, senza che questo creasse alcun problema all’interno della città, ha spiegato che al termine delle sessioni di lavoro riguardanti il 114esimo anniversario della nascita di Giorgio La Pira, sará ufficialmente invitato a Pozzallo il Santo Padre, Papa Francesco, a constatare come in questo lembo di terra a sud Italia ed al centro del Mediterraneo, già si mette in pratica, senza straordinarietá, l’accoglienza.