LETTERA DI LOREDANA GIUMMARRA SU AMEDEO FUSCO CHE RACCONTA FRIDA KAHLO
Uno spettacolo che ha “entusiasmato” e “incantato” nello splendido scenario di Cava Gonfalone. Pubblichiamo la lettera di Loredana Giummarra a proposito dello spettacolo di Amedeo Fusco che racconta FRIDA KAHLO.
“Ciao Amedeo, immagino che oggi starai ricevendo tantissimi messaggi di complimenti da parte di chi, come me, ha avuto questo grande privilegio di partecipare alla tua serata di ieri. Mi sono permessa di scriverti perchè stavolta sei riuscito a sorprendermi in un modo che non mi aspettavo. E non perchè avessi dei dubbi sulla riuscita del tuo evento, ma perchè stavolta lo hai fatto usando un tipo di arte diverso da quello a cui ero abituata a seguirti. Hai usato le parole. E stavolta, con le parole, hai toccato il mio cuore perchè, tra tutte le declinazioni che l’arte può avere, alla parola sono particolarmente sensibile. É l’arte che mi appartiene di più. E non mi aspettavo di poterne essere travolta in quel modo; come un uragano le tue parole hanno creato un ponte tra te e noi che lì davanti, immobili, stavamo ad ascoltare senza percepire null’ Hai raccontato di una donna il cui nome è già di per sè una specie di mito, e non è tanto la sua storia (peraltro stupenda e dolorosamente conosciuta) ad aver travolto tutti, quanto il modo in cui lo hai fatto. In quelle parole messe insieme da un filo invisibile hai raccontato il suo amore, la sua vita, il suo dolore, la sua determinazione, la sua fragilità, la sua umanità e la sua grandiosità, ma soprattutto hai raccontato la forza di mettersi in discussione, la capacità di ritrovarsi, hai fatto sentire il TUO amore, il TUO dolore, la TUA determinazione, il TUO senso di libertà… Io partecipo sempre con piacere alle tue mostre, ammiro ciò che organizzi perchè riesci a dare voce a chi sente forte l’urgenza di esprimersi tramite l’arte intesa in tutte le sue sfumature. A volte guardo tutta quella bellezza e mi piacerebbe possedere quel dono, quel talento che consente di mostrare il proprio modo di essere tramite la pittura, o la musica, o la scultura… Ma non ce l’ho questa capacità. E allora ammiro profondamente tutte quelle persone a cui tu riesci a dare voce. Ma ieri sera è stato diverso. Hai scelto le parole, hai scelto di esprimere quello che sei e che senti tramite uno strumento potentissimo che per me significa troppo per essere capace di parlarne. Impossibile esprimere i sentimenti che sei riuscito a suscitare, impossibile parlare ad alta voce quando qualcuno ha raccontato l’amore che va oltre ogni cosa, che va oltre la vita stessa pur continuando a nutrirla, quella vita… Hai avuto il coraggio di metterti a nudo, di raccontarti parlando della storia di qualcun altro. Non ti conosco abbastanza per poter dire se in quelle parole raccontavi la storia di Frida o la tua, ma ieri sera sono tornata a casa con la sensazione netta di conoscerti un pochetto di più. E’ per questo che stavolta ho sentito L’esigenza di scriverti, perchè alle parole mi sento più vicina e perchè ho avuto la sensazione che anche per TE E sia lo stesso.Ti auguro di trovare sempre il riscontro che ieri sera ha accolto il tuo spettacolo, ti auguro di riuscire ad emozionare e ad emozionarti sempre come è successo ieri”.
AD MAIORA SEMPER!
(Loredana Giummarra)