Vittoria, 18 maggio 2015 – Riceviamo e pubblichiamo un appunto stampa a firma di Vincenzo Cilia:
“L’indubitabile avanzamento della piattaforma politica e programmatica del Partito Democratico che le recenti scelte hanno fatto registrare, insieme alla significativa inversione di tendenza nel complicato rapporto tra partito, movimenti e società (fotografata da una generale ripresa della battaglia democratica che ha avuto la sua massima espressione nella netta separazione tra gestione amministrativa e direzione politica mettendo in primo piano il bene comune, nel tentativo di una unitaria variante al PRG che a breve verrà riportata in Consiglio Comunale, nell’approvazione del PAES e nell’avvio a tappe forzate di una campagna per la raccolta differenziata e una cultura ambientale ancora più pregnante con l’approvazione del Piano ARO, nell’avvio di un confronto con le associazioni produttive e coi patronati sui Tributi e lo stesso assetto economico finanziario del Comune, nell’adesione al distretto del Sud-Est e soprattutto nel confronto avviato sul Regolamento del Mercato Ortofrutticolo) recano il segno evidente dell’impegno politico e ideale e delle assunzioni di responsabilità che la stragrande maggioranza del Partito di Vittoria ha coerentemente scelto di assumere su di sé.
È stato così possibile, attraverso la coerente riaffermazione di idee e progetti che si sono misurati con la centralità e il valore sociale del lavoro nelle sue molteplici forme, diritti individuali e collettivi, libertà delle persone all’interno di regole condivise e nel considerare la politica non alla stregua di un mestiere o una pura e semplice tecnica di gestione (arida e auto-referenziale), porre limpidamente a confronto concezioni diverse in ordine al ruolo stesso della politica e alle forme della democrazia, nonché in rapporto alle scelte fondamentali in materia di sviluppo economico e sociale caratterizzato da una sempre più radicale e radicata lotta alla mafia e per la legalità e alla centralità che al nostro territorio e alle sue comunità vanno riconosciute nel sistema ibleo, ne sono segni evidenti il porto, l’autoporto, l’aeroporto, le infrastrutture, la Sanità.
Su questo terreno si deve innestare la possibilità di avviare a Vittoria una nuova stagione politica; sulla base di questo forte impegno e di questo lineare percorso politico credo sia arrivato il momento di pensare di dar vita a una direzione politica del partito che nasce su un progetto politico segnato da chiari elementi in grado di far guardare serenamente al futuro. Per fare questo occorre che in questa fase la leadership sia plurale, autonoma e, soprattutto, in grado di fare sintesi e di impegnarsi a predisporre, al più presto, le prossime iniziative politiche sui temi del lavoro, dei diritti di cittadinanza, del mezzogiorno, riprendendo il lavoro capillare del partito (tesseramento, feste dell’unità, ecc.) e a elaborare assieme al Sindaco, alla Giunta Comunale, che deve essere completata e rafforzata, un piano di fine legislatura al fine di rilanciare l’attività politico-amministrativa nel quadro di un rafforzamento del ruolo del Comune Democratico come motore riformatore e sintesi del governo del territorio. Tutto ciò s’inquadra in una discussione aperta su ulteriori trasformazioni della nostro partito verso l’approdo a una moderna formazione riformatrice, capace di esprimere l’intesa tra anime diverse, senza cancellarle; in grado di avviare una politica delle alleanze che, da un lato sancisca la fine di una visione egemonica e dall’altro punti alla definizione di un nuovo spirito pubblico che consolidando e riaffermando la nostra identità riesca a costruire un gruppo dirigente che nella politica senza contrattazione trovi le convergenze con gli eventuali alleati sulle cose da fare puntando sulla pari dignità tra le forze politiche, non perdendo però il senso della realtà e della misura, anche in considerazione del fatto che stiamo discutendo non di destini personali, ma del percorso che ha fatto e deve continuare a fare il nostro territorio, la nostra gente, la provincia di Ragusa, la città di Vittoria. Per questo in questa fase occorrerebbe una personalità autorevole e stimata non solo nelle nostre fila, in grado di assicurare un livello alto di sintesi politica, non dunque il risultato di un innaturale accordo di vertice ma l’esito coerente di un serrato e trasparente confronto sulle scelte politiche necessarie per restituire identità e ruolo alla maggiore forza politica strutturata presente in città“.