Riceviamo e pubblichiamo
La misura ormai è colma; i rappresentanti di talune opposizioni hanno superato ogni limite di decenza e di violenza verbale, spesso spalleggiati da elementi estranei alla politica comunale e a quella del civico consesso, nella vana ricerca di un consenso, prima di tutto mediatico, necessario per sollevarli dal profondo stato di crisi personale e delle formazioni politiche locali di riferimento.
La strategia di alcuni esponenti dell’opposizione, e segnatamente i consiglieri Giovanni Iacono e Sonia Migliore, è ormai chiara: si tratta di una mossa studiata, finalizzata a creare confusione, a determinare tensioni anche all’interno dei singoli gruppi, a diffondere discredito con ogni mezzo e con ogni argomento, per infangare tutti gli esponenti del Movimento 5 Stelle, al fine di contenere un consenso diffuso che fa da contraltare al loro declino personale, che hanno alimentato favorendo la disaffezione verso la politica per i loro comportamenti sempre più al limite della decenza politica.
Il livello del dibattito politico, pervaso solo da attacchi personali, polemiche artefatte e minacce mai attuate di denunce e di esposti ad autorità competenti, è scaduto a tal punto che per primi noi esponenti del Movimento 5 Stelle attendiamo sentenze definitive per rendere noto alla gente chi ha ragione e chi ha torto. Ben vengano le denunce e gli esposti; se, come paventato, occorre una sottoscrizione per adire le vie della giustizia amministrativa, ci dicano quanto manca, se qualcuno ha già tirato fuori i soldi per gli avvocati, perché vogliamo concorrere al raggiungimento della chiarezza e della verità.
Non si può continuare in questo caos, dove ex componenti della giunta, ex alleati, ed opposizioni che hanno avuto come mantra in questi anni solo l’odio cieco nei confronti dell’amministrazione, continuano ad agitare il vessillo della legittimità e della regolarità degli atti, venendo poi puntualmente sconfessati nei fatti.
L’ultimo gioco perverso di questa giostra che non diverte nessuno e continua a girare a vuoto è quello di attaccare il Presidente del Consiglio Comunale, dopo aver tentato invano con l’assessore al bilancio, dopo aver attaccato politicamente il Sindaco, dopo essersi resi conto che forse nemmeno la via del TAR potrà illuminare il loro cammino.
Tralasciando la vicenda personale del Presidente Tringali per una ricostruzione in verde agricolo, approvata dalla Soprintendenza e dagli uffici comunali, cavalcata dall’ex gruppo di fuoriusciti dissidenti ormai fuori dal Movimento 5 Stelle, frutto di un misero tentativo di rivalsa, che viene sollevata, senza pudore, dai consiglieri Giovanni Iacono e da Sonia Migliore, si vuole fare confusione sui lavori della seduta per le variazioni di bilancio.
E’ bene che l’opinione pubblica sappia che il Presidente del Consiglio si è comportato legittimamente, supportato dai pareri di Segretario Generale, Dirigente della Ragioneria e Revisori dei Conti.
L’atteggiamento del presidente Tringali, lo dimostrano i lavori del consiglio comunale, è stato molto più che imparziale; lo stesso non si può dire di certe sceneggiate, ampiamente testimoniate dalle immagini, che alcuni membri dell’opposizione, hanno scelto offrire come azione politica, mostrando uno spettacolo indecoroso per l’intero consiglio comunale, all’insegna di insulti e gesti che sono inammissibili in qualunque ambito, figurarsi in un’aula istituzionale. Anzi il presidente stesso, e lo ringraziamo di questo, ha mostrato un grande carattere nel mantenere la barra dritta come forse, in qualche occasione, non era riuscito al predecessore che poi, di film eccezionali, durante il suo mandato, non è che ne abbia fatto vedere molti.
In conclusione vogliamo dire alla città che attendiamo e rispetteremo eventuali sentenze che depongano a sfavore delle decisioni dell’amministrazione e dei consiglieri comunali.
Riconosceremo eventuali errori, ognuno per le proprie competenze, ma chiediamo alla città di ergersi a giudici di questi elementi delle opposizioni, nel caso non riescano a dimostrare la validità delle loro tesi, il mancato successo delle loro pesanti affermazioni su illegittimità e irregolarità degli atti deve significare una loro definitiva estromissione dalla scena politica, per il bene della città e dei cittadini ragusani che sono infangati da cotanta tracotanza per abiette finalità di interessi politici.