“Abbiamo fatto solo il nostro dovere, ma ora ci aspettano due mesi molti impegnativi. La prossima sarà l’ultima legge finanziaria di questa legislatura e deve dare risposte alla categoria degli imprenditori e ai giovani”.
Lo afferma il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, commentando l’approvazione, ieri sera, della legge che proroga i contratti dei precari degli enti locali per due mesi e avvia il processo di stabilizzazione.
“Abbiamo chiuso un capitolo, ma adesso si apre quello per certi versi più esaltante – continua il presidente Ardizzone – occorre dare un segnale positivo alle future generazioni, anche e soprattutto al mondo delle imprese, una categoria che non dialoga più con la politica, forse perché probabilmente agli occhi degli imprenditori siamo diventati autoreferenziali. Non deve passare il messaggio errato che in aula si discute solo di precariato e non si guardi alle prospettive che la nostra isola può avere”.
“Quella dei precari – conclude – è una vicenda triste della politica siciliana. Occorre per questo essere chiari: quella approvata è solo una proroga e non una stabilizzazione. Per quest’ultima è stato avviato un percorso, che può essere definito solo d’intesa con il governo nazionale”.